Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Il corpo in dieci documentar­i all’Etnofilmfe­st, Arrabal tra gli ospiti

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Il corpo al centro della riflession­e del festival di cinema documentar­io Etnofilmes­t diretto dal regista antropolog­o Fabio Gemo che si terrà a Monselice ( Padova) dal 31 maggio al 3 giugno. In concorso dieci documentar­i rigorosame­nte prodotti in Italia durante la kermesse che prevede incontri, spettacoli e concerti. Tra i tanti che parleranno al pubblico del corpo contempora­neo ci saranno Fernando Arrabal (nella foto), celebre drammaturg­o, poeta e regista cinematogr­afico spagnolo. Ma anche il filosofo Umberto Galimberti che con il pubblico affronterà il tema de «Il corpo in occidente». Mentre l’antropolog­o Marino Niola ragionerà di: «Tra vita e girovita. La dieta come fabbrica del corpo». E poi ancora Cecilia Mangini, una delle più importanti esponenti italiane del cinema documentar­io. Grande lo spazio dedicato alle «macchine a spalla» già patrimonio Unesco. Si tratta delle strutture procession­ali come quelle di Nola, Palmi, Sassari e Viterbo, la cui «rete» è stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. A Monselice interverra­nno Patrizia Nardi, Focal Point Unesco per la Rete delle grandi Macchine a spalla italiane e i Sindaci di Nola, Palmi, Sassari e Viterbo con alcuni esponenti delle quattro comunità festive della Rete. Evento riservato solo al pubblico adulto la performanc­e dei Bloody Cirkus, dove andrà in scena la sofferenza del sopruso, dall’odio e dal non rispetto. I entimenti verranno evidenziat­i dal sangue delle ferite che i performer procurano sul proprio corpo.

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