Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Ultimatum del sindaco ai gestori della Fiera: «Sabato finisce la partita»
Con la ricapitalizzazione di ieri i soci pubblici sono economicamente autonomi
L’ultimatum questa volta ha una data. Se i francesi di Gl Events e la società Geo non accetteranno di andare in minoranza e cedere il comando della Fiera di Padova ai soci pubblici, il Comune è pronto a chiedere il fallimento. «Abbiamo avuto pazienza fino ad adesso - dice Giordani - Entro sabato la partita va chiusa»
La delibera di giunta protocollata come 2018/0191 è di quelle supertecniche che a una prima occhiata dicono poco o nulla. Ma basta leggere bene tra le righe che spunta fuori una pioggia di milioni di euro destinati a Fiera Immobiliare, la società di Comune e Camera di Commercio (con una piccola partecipazione anche della Provincia) che possiede gli immobili del quartiere fieristico di via Tommaseo. Martedì sera infatti il Comune ha inserito l’ultimo tassello del complesso mosaico della ricapitalizzazione iniziata l’anno scorso con la cessione da parte della Camera di Commercio a Fiera Immobiliare di proprietà del valore di 17 milioni di euro.
Lasciando i numeri e i passaggi burocratici ai tecnici di Palazzo Moroni e agli esperti dell’ente camerale, quanto successo negli ultimi mesi ha fatto sì che da oggi Fiera Immobiliare valga in tutto una sessantina di milioni di euro e incameri affitti propri(cioè non legati ai padiglioni di via Tommaseo) per un milione abbondante all’anno. «Finalmente abbiamo messo in sicurezza la Fiera», dice il presidente dell’ente camerale Fernando Zilio. «Ora Fiera immobiliare non è più sotto ricatto
” Giordani Dopo mesi di rinvii e tanta pazienza da parte della città facciamo chiarezza
da parte dei privati», aggiungono dal Comune. Ricatto o non ricatto (la versione dei soci privati non coincide esattamente con quella dei soci pubblici), di certo da oggi i rapporti di forza nell’annoso braccio di ferro tra Palazzo Moroni, la Geo di Andrea Olivi e i francesi di Gl Events prendono un’altra piega. Con 60 e passa milioni di capitale sociale Fiera Immobiliare ora può procedere alla realizzazione del mitologico centro congressi senza dover elemosinare gli affitti da parte dei francesi e di Geo e procedere con gli investimenti.
A mettere il carico sull’operazione è lo stesso sindaco Sergio Giordani che dopo aver usato la mano di velluto dall’inizio delle trattative, ieri ha lanciato il guanto della sfida minacciando di chiudere baracca e burattini per ricominciare tutto da capo. «Adesso si tratta di usare la massima chiarezza sul futuro della Fiera - dice Giordani - Dopo mesi di rinvii e tanta pazienza da parte della città i soci privati decidano se definire gli accordi entro sabato prossimo o, insieme alla Camera di Commercio e alla Provincia, attiveremo l’istanza di fallimento che, in assenza di risposte chiare e definitive, consentirà finalmente lo sblocco della situazione». Sembra chiaro dunque che il Comune non abbia alcuna intenzione di ripianare con soldi pubblici le difficoltà finanziarie sperimentate dai privati che gestiscono la Fiera e che abbia preferito la via della blindatura della società immobiliare proprio per sedersi al tavolo da un punto di forza. A meno di improbabili capovolgimenti di fronte dunque i francesi saranno costretti a capitolare di fronte alle richieste dei soci pubblici facendo di fatto un passo di lato che metterà in minoranza anche la compagine guidata da Andrea Olivi.
Quello che non è ancora chiaro è che cosa succederà quando e se i francesi usciranno dai giochi. L’idea del Comune è quella di tornare a una situazione simile a quella che c’era nel 2005, quando via Tommaseo era totalmente in mani pubbliche o, più probabilmente, di affidare la gestione degli eventi a una società fieristica pescata da una delle Fiere del Nord Italia spaziando da Verona a Milano, senza per altro escludere Rimini che è già passata per la fusione con Vicenza. A differenza di 13 anni fa, però, quando l’amministrazione Zanonato privatizzò la gestione del quartiere fieristico, questa volta insieme al Comune ci sono i soldi della Camera di Commercio e l’università che non ultimamente non nasconde il suo interesse per il futuro di via Tommaseo.
Zilio Con questa operazione finalmente è stato messo in sicurezza il futuro della Fiera