«Riesci a limare ancora qualcosa alla sanzione?»

«Si riesce a limare ancora qualcosa? specialmente sulle schede carburante», scrive il commercialista il 17 giugno 2016. «Meglio sulle rimanenze. Sulle schede devi considerare gli importi minori», replica il funzionario. «Fai il meglio che puoi». Il gip dedica ampio spazio allo scambio di messaggi whatsapp – ben 652, seppur nell’arco di un paio d’anni – tra Augusto Sartore e Francesco Cotticelli. Numerose anche le e-mail, quasi sempre inviate non all’indirizzo ufficiale dell’Agenzia, ma a quello privato. «Una anomalia», commenta il giudice, ricordando poi che spesso si vedevano fuori ufficio («Ore 17 al bar della volta scorsa?»). «Se ti mando la bozza della memoria sulla tua mail personale riesci a leggerla?», scrive il 23 giugno 2016 Sartore, che tante volte lo tempesta per sapere a che cifre si può chiudere l’accordo sulle sanzioni. Il professionista si preoccupa molto che le sue pratiche arrivino a Cotticelli. «Non riesci ad acquisirla tu?», gli chiede il 13 marzo 2017. «Se è già stata assegnata non posso, altrimenti ci provo».

Ci sono poi le soffiate. «Lotteria 1 dicembre», scrive Cotticelli il 28 novembre 2016 e infatti tre giorni dopo si presenta alla «Alles Fisch» («ho parcheggiato alla rotonda... arrivo a piedi? c’è sto cazzo di mercato», si lamenta). «Riesci a ridurre a 20/25 (mila euro, ndr)», gli scrive il 21 dicembre. «Siamo tra 25 e 27, poi domani vedo», è la replica. E infatti alla fine la sanzione sarà di 23 mila euro e spiccioli. La cosa più «ridicola» avviene però quando Cotticelli comunica a Sartore che il 20 dicembre, per una «grana» in ufficio, non può passare in azienda con i colleghi. «Sarà come se fossimo venuti - gli scrive il giorno prima - dovrà risultare che ho acquisito delle dichiarazioni di parte». E così comparirà nel (falso) verbale. (a. zo.)