Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

È nato un nuovo quartiere in città: case social con tanto di animatrice

Terminati i 92 alloggi del progetto «Qui Abito» che promuove le relazioni tra vicini

- Roberta Polese

C’è bisogno di case, a Padova, ma non solo. C’è bisogno che queste case ridiano vita ad un’area spenta e senza grandi attrattive, e ancor più c’è bisogno che le persone che vi abitano si sentano parte di una comunità.

Per questo nasce «Qui Abito» un quadrilate­ro nuovo in via del Commissari­o, quartiere Crocifisso, uno dei più verdi e forse sottostima­ti della città. Il progetto finanziato da fondi privati è ora completame­nte visibile dopo due anni di impalcatur­e e cantieri. Ecco allora quattro edifici residenzia­li, che contengono in tutto 92 appartamen­ti nuovi di zecca di varie metrature, otto dei quali concessi al Comune per l’emergenza abitativa, a canone calmierato, (non edilizia residenzia­le pubblica). In sostanza questi appartamen­ti verranno dati in affitto a chi ha un reddito adeguato, a seconda delle proprie possibilit­à: 650 euro per gli appartamen­ti più grandi, 390 euro per un bilocale con garage piccolo. Si tratta di affitti più bassi rispetto alla media di quella parte di città. Per chi sono? Per tutti. Basta andare sul sito www.quipadova.com e fare domanda per essere messi in lista di valutazion­e: se si ha un lavoro più o meno stabile già a settembre si potrebbe cominciare a viverci.

Caratteris­tiche: classe energetica A, finiture di buon gusto, gres effetto legno chiaro in tutte le stanze, battiscopa e porte bianche, grandi finestre in vetrocamer­a che danno su terrazze abitabili. Il punto, però, non è solo la casa, ma tutto quello che ci sta attorno. Nel piccolo quartiere, dotato di piazzetta verde centrale, troveranno posto una palestra, un centro per anziani, un poliambula­torio, una sala per le associazio­ni e le categorie, un’aula studio per ragazzi, un laboratori­o per aggiustare biciclette, e un car sharing. E poi ci sarà Camilla Schiaroli, una ragazza che farà l’animatrice del quartiere: per domande, iniziative, necessità, tutti potranno rivolgersi a lei. Una vera problem solver, «il collante umano» che dà valore aggiunto al quartiere.

Il progetto è stato presentato ieri nella sede della cooperativ­a sociale Nuovo Villaggio, di Maurizio Trabuio, l’idea è partita proprio da lui che ha acquistato il terreno vicino alla sua sede (già vincolato) e poi ha cercato qualcuno che lo aiutasse realizzare la sua idea di social housing. Ha trovato la Fondazione Cariparo (Roberto Saro), la Fondazione di Venezia cui si è aggiunto lo speciale braccio operativo per gli investimen­ti della Cassa Depositi e Prestiti (Emanuele Marco Zannoni), insieme hanno collaborat­o con Investire Srg (Paolo Boleso) che si è occupata dei dettagli. L’operazione è costata oltre venti milioni, il rientro è previsto con il pagamento degli affitti.

«Abbiamo appoggiato questa iniziativa – ha detto Meri Scarso, presidente della commission­e urbanistic­a in consiglio comunale – è un’ottima opportunit­à per creare simbiosi tra vicini di casa»

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Le case di via del Commissari­o Dei 92 alloggi totali del progetto «Qui Abito» una parte è destinata ad affitti calmierati

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