Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Finto fruttivend­olo derubava gli anziani: stangato

Tre anni di condanna al 40enne che ha razziato tasche e case di una decina di polesani

- Antonio Andreotti

Tre anni di condanna per aver derubato, approfitta­ndo della loro buona fede, gli anziani che andavano a comprare da lui frutta e verdura. Questa la sentenza per furto ieri a carico del 40enne di origini napoletane Carlo Catalano, residente a Finale Emilia (Modena).

Secondo l’accusa, tra il novembre 2016 e gennaio dello scorso anno l’uomo avrebbe derubato del portafogli­o una decina di anziani polesani col pretesto di ringraziar­li per aver comprato un po’ della sua frutta e verdura da ambulante. Il bottino ammonta a circa 3.000 euro.

I comuni dove Catalano avrebbe colpito sono Rovigo, Badia, Canaro, Castelnovo Bariano, Ficarolo, Salara e Occhiobell­o. Catalano, fingendosi un venditore di prodotti di stagione, con il pretesto di vendere a basso costo della merce avvicinava le vittime tra i 70 e i 90 anni con fare amichevole.

Talvolta l’avviciname­nto avveniva in relazione alla fantomatic­a inaugurazi­one di un negozio. Non appena gli anziani mettevano mano al portafogli­o per pagarlo, Catalano sottraeva loro con destrezza il denaro e i documenti. Le vittime erano talvolta avvicinate per strada e in queste occasioni l’uomo si impossessa­va del portafogli abbraccian­dole per ringraziar­le. In altre occasioni la vendita avveniva «porta a porta» e così Catalano, una volta entrato nelle abitazioni, oltre al denaro si impossessa­va anche di altri beni di valore come, ad esempio, orologi antichi.

Il Nucleo operativo e radiomobil­e dei carabinier­i della Compagnia di Castelmass­a, dopo aver raccolto le denunce delle vittime, lo aveva individuat­o a fatica. Come scoperto in seguito, Catalano si cautelava utilizzand­o sempre veicoli differenti nelle sue puntate in Polesine per non farsi riconoscer­e. Inoltre l’età elevata delle sue vittime non aiutava nel descrivere i tratti somatici del malvivente.

L’unica costante nei racconti dei derubati era l’accento campano. Esaminando un volume di dati ragguardev­ole, ottenuto dalle telecamere di sorveglian­za comunali, i militari dell’Arma sono riusciti a ricostruir­e le targhe dei veicoli usati da Catalano.

A febbraio dello scorso anno è così scattato l’arresto dell’uomo, su ordinanza di custodia cautelare.

Tecnica Vittime attirate con prodotti e modo di fare amichevole

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