Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Getta la figlia dalla finestra: arrestata
MOGLIANO, NEL GIORNO DELLA FESTA DELLA MAMMA
La tragedia è accaduta proprio nel giorno della «Festa della mamma». Verso le 13, dal terrazzo del secondo piano della palazzina
(in foto), una bimba di tre anni è volata giù. La piccola, ricoverata domenica al Ca’ Foncello, è in prognosi riservata, ma non in pericolo di vita. Subito gli inquirenti non hanno trovato convincente l’ipotesi di un incidente. E la madre è stata arrestata con l’accusa di tentato omicidio. La madre avrebbe poi raccontato di aver «sentito» una voce dentro che la incitava a buttare giù la figlia dalla finestra. La donna, che avrebbe problemi di natura psichica, ha confessato dopo un lungo interrogatorio durato un intero pomeriggio.
Una zona residenziale alle porte di Mogliano Veneto. Un piccolo quartiere immerso nel verde. Davanti alla palazzina, il piccolo parco giochi resta deserto per quasi tutto il giorno, quasi a voler trattenere il silenzio di una comunità incredula per quanto avvenuto. Nel condominio quasi nessuno ha voglia di ricordare i terribili momenti vissuti attorno alle 13 della domenica dedicata alla festa della mamma. «C’ero soltanto io a casa – racconta uno degli inquilini – e all’improvviso ho sentito il pianto della bambina e l’abbaiare forte del cane dei vicini. Una cosa insolita, un guaito quasi di dolore. Mi sono affacciato per capire cos’era successo e ho visto la bambina per terra. Poco dopo sono arrivati i soccorsi, ma non avrei mai pensato potesse trattarsi di una simile tragedia».
Pochi conoscevano il dramma che si stava consumando nelle mura di quell’appartamento: la giornata di festa e il bel tempo avevano svuotato uno stabile dove c’è un ampio turnover di inquilini. Appartamenti per lo più in affitto, e poca conoscenza fra le famiglie. «Lui fa l’infermiere, come me – racconta un vicino – ed è una bravissima persona, sempre pronta ad aiutare gli altri, lei stava anche cercando un lavoro. Non sembrava ci fossero problemi».
Anche nel piccolo quartiere si respira un’incredibile tranquillità: c’è chi porta a spasso il cane o chi rientra da lavoro, ma nessuno si ferma a chiacchierare. Giusto il tempo di un fugace saluto e poi via in macchina o dentro casa: «Abbiamo sentito arrivare l’elicottero, poi abbiamo letto la notizia, ma non sappiamo di più» la risposta dei residenti. «Mio figlio va all’asilo con quella bambina – racconta una signora – non mi sembrava ci fosse niente di strano nella sua famiglia, la piccola era sempre solare e felice».
Il grande acquazzone rovesciatosi in mattinata sul paese sembra voler spazzare via le tracce di una domenica che tutti vogliono dimenticare: il sole uscito nel pomeriggio prova a far capolino fra gli alberi che, con le loro fronde, proveranno a proteggere una famiglia distrutta dal dolore.