Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Getta la figlia dalla finestra: arrestata

MOGLIANO, NEL GIORNO DELLA FESTA DELLA MAMMA

- Matteo Valente

La tragedia è accaduta proprio nel giorno della «Festa della mamma». Verso le 13, dal terrazzo del secondo piano della palazzina

(in foto), una bimba di tre anni è volata giù. La piccola, ricoverata domenica al Ca’ Foncello, è in prognosi riservata, ma non in pericolo di vita. Subito gli inquirenti non hanno trovato convincent­e l’ipotesi di un incidente. E la madre è stata arrestata con l’accusa di tentato omicidio. La madre avrebbe poi raccontato di aver «sentito» una voce dentro che la incitava a buttare giù la figlia dalla finestra. La donna, che avrebbe problemi di natura psichica, ha confessato dopo un lungo interrogat­orio durato un intero pomeriggio.

Una zona residenzia­le alle porte di Mogliano Veneto. Un piccolo quartiere immerso nel verde. Davanti alla palazzina, il piccolo parco giochi resta deserto per quasi tutto il giorno, quasi a voler trattenere il silenzio di una comunità incredula per quanto avvenuto. Nel condominio quasi nessuno ha voglia di ricordare i terribili momenti vissuti attorno alle 13 della domenica dedicata alla festa della mamma. «C’ero soltanto io a casa – racconta uno degli inquilini – e all’improvviso ho sentito il pianto della bambina e l’abbaiare forte del cane dei vicini. Una cosa insolita, un guaito quasi di dolore. Mi sono affacciato per capire cos’era successo e ho visto la bambina per terra. Poco dopo sono arrivati i soccorsi, ma non avrei mai pensato potesse trattarsi di una simile tragedia».

Pochi conoscevan­o il dramma che si stava consumando nelle mura di quell’appartamen­to: la giornata di festa e il bel tempo avevano svuotato uno stabile dove c’è un ampio turnover di inquilini. Appartamen­ti per lo più in affitto, e poca conoscenza fra le famiglie. «Lui fa l’infermiere, come me – racconta un vicino – ed è una bravissima persona, sempre pronta ad aiutare gli altri, lei stava anche cercando un lavoro. Non sembrava ci fossero problemi».

Anche nel piccolo quartiere si respira un’incredibil­e tranquilli­tà: c’è chi porta a spasso il cane o chi rientra da lavoro, ma nessuno si ferma a chiacchier­are. Giusto il tempo di un fugace saluto e poi via in macchina o dentro casa: «Abbiamo sentito arrivare l’elicottero, poi abbiamo letto la notizia, ma non sappiamo di più» la risposta dei residenti. «Mio figlio va all’asilo con quella bambina – racconta una signora – non mi sembrava ci fosse niente di strano nella sua famiglia, la piccola era sempre solare e felice».

Il grande acquazzone rovesciato­si in mattinata sul paese sembra voler spazzare via le tracce di una domenica che tutti vogliono dimenticar­e: il sole uscito nel pomeriggio prova a far capolino fra gli alberi che, con le loro fronde, proveranno a proteggere una famiglia distrutta dal dolore.

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