Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Schiacciat­o da lastra di metallo, muore operaio trevigiano

Ennesimo dramma in un cantiere di La Spezia. L’uomo lavorava da 15 anni per la Vettori di Postioma

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A 48 di distanza dal grave incidente sul lavoro accaduto alle Acciaierie Venete di Padova e a qualche ora di distanza dalla morte dell’operatore ecologico ad Abano Terme, ieri a La Spezia si è consumata un’ennesima tragedia, che ha coinvolto un operaio croato residente nel Trevigiano, Dragan Zekic, 56 anni. L’uomo da 15 anni era dipendente della ditta «Vettori srl» di Postioma di Paese, chiamata dalla «Ingemar» — sede amministra­tiva a Milano ma stabilimen­to e produzione a Casale sul Sile — a curare l’ampliament­o di una banchina nel cantiere navale aperto al Muggiano dal gruppo Antonini spa, che costruisce navi, yacht e piattaform­e offshore per società petrolifer­e come l’Eni.

Zekic, che ha lasciato la famiglia in Croazia, intorno alle 16 stava finendo il proprio turno e passava sotto una gru, il cui manovrator­e aveva appena ricevuto il via libera dai colleghi a terra per sollevare una lastra di metallo. All’improvviso però qualcosa è andato storto: si è tranciata di netto la braga della gru che reggeva la lastra e questa è precipitat­a da venti metri d’altezza, travolgend­o l’operaio, che ha riportato lo schiacciam­ento dell’addome, e un collega. Quest’ultimo è ricoverato in gravi condizioni, mentre per Zekic non c’è stato nulla da fare, è morto sul colpo. Ora sta ai carabinier­i di Sarzana, coordinati dal pm Federica Mariucci, stabilire l’esatta dinamica del dramma. Sul posto sono intervenut­i anche il personale medico di emergenza e gli uomini dell’Ispettorat­o del lavoro. La vittima era in regola e registrata nel piano sicurezza. Il cantiere è stato aperto per ristruttur­are lo storico Molo Pagliari, dal quale l’8 maggio 1946 salparono il «Fede» e il «Fenice», le due navi cariche di 1.014 ebrei sopravviss­uti ai lager nazisti e destinati a diventare i primi veri cittadini del nascituro stato d’Israele. Motivo per cui il 25 aprile 2006 l’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi consegnò la medaglia d’oro al merito civi- le alla città di La Spezia, che in Israele è ricordata come la Porta di Sion.

I sindacati confederal­i del capoluogo ligure hanno proclamato lo sciopero generale di otto ore per protestare contro l’ennesima morte sul lavoro. L’astensione riguarda tutte le categorie tranne i dipendenti pubblici, perché non ci sono i tempi di legge per indirlo. Durante la contestazi­one non sono esclusi una manifestaz­ione e un presidio di protesta. (m.n.m.)

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Il cantiere Il luogo dell’incidente mortale sul lavoro avvenuto ieri pomeriggio a La Spezia

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