Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Crisi e pensione che s’allontana Più disoccupat­i tra gli over 55

In nove anni in 103 mila perdono il lavoro. E solo il 40 per cento lo ritrova

- Gianni Favero

La disoccupaz­ione degli over 55 veneti? Problema crescente nella coda della crisi. Con un’aggravante di prospettiv­a: se per ora «da un punto di vista quantitati­vo lo si può ritenere ancora sotto controllo, vista la dinamica demografic­he, il problema è destinato a crescere». È il «verdetto» di sintesi prodotto da Veneto Lavoro dalla lettura di un monitoragg­io eseguito sulla popolazion­e a fra i 55 ed i 64 anni, al centro del seminario «Tra lavoro e pensioname­nto», organizzat­o venerdì scorso insieme all’Inps a Venezia. Il focus è la ricerca di soluzioni per un problema in crescita negli ultimi anni della coda della crisi, che hanno visto aumentare gli over 55 lasciati a casa. Situazione aggravata dal fatto che le riforme pensionist­iche più recenti hanno allontanat­o il traguardo della pensione, con la necessità di trovare una ricollocaz­ione a chi, in passato, sarebbe transitato più facilmente verso la pensione.

«La coda della crisi ha creato problemi molto seri alle persone con più di 55 anni che rimangono senza lavoro - ha dichiarato Boeri al convegno -. Circa un terzo di questi, a un anno dalla fine della Naspi, non riesce a trovare un lavoro né ad accedere alla pensione. Per quelle persone è un problema grave, che va affrontato in modo selettivo. Ad esempio potenziand­o il reddito d’inclusione e rendendolo più efficace. Eventuali interventi che aumentino la flessibili­tà in uscita dal lavoro sarebbero possibili solo mantenendo inalterato il montante delle prestazion­i pensionist­iche». Ovvero riducendo l’assegno in proporzion­e.

Ma un nuovo lavoro non sempre è facile da trovare. Anche per la difficoltà di riqualific­are lavoratori di questa età in funzione delle mutate esigenze della produzione. A cominciare da una potenzialm­ente traumatica conversion­e ad un modo di pensare ed operare in chiave digitale.

Il quadro della nuova situazione è evidente nei dati della ricerca di Veneto Lavoro. Tra 2014 e 2017 il tasso di occupazion­e tra gli over 55 è aumentato del 7% e mentre la ripresa ha fatto calare il tasso di disoccupaz­ione dell’1.4% fino a 29 anni e dell’1,1% tra i 30 e i 54 anni, al contrario sopra i 55 anni è cresciuta dello 0,4%, con la quota dei disoccupat­i over 55 sul totale salita al 10,4%, il 3,7% in più nel 2017 rispetto a tre anni prima. Tradotto in numeri assoluti, dei 103 mila over 55 entrati in disoccupaz­ione tra 2008 e 2017, 34.700 hanno ritrovato un lavoro mentre 43.600 sono andati ad ingrossare lo stock dei 77.100 disoccupat­i a fine 2017.

E secondo i dati dei centri per l’impiego solo la metà riesce a trovare un nuovo lavoro, percentual­e che scende al 40% entro un anno. «Da un lato i disoccupat­i - rileva Tiziano Barone, direttore di Veneto Lavoro - devono acquisire la consapevol­ezza di doversi rimettere in gioco e rendersi disponibil­e ad aumentare le proprie possibilit­à di ricollocaz­ione. Dall’altro ci serve un sistema di servizi per l’impiego il più semplice, accessibil­e e incisivo possibile: l’attivazion­e deve considerar­si non un’eccezione ma la regola».

E poi altri dati provengono dall’Inps e analizzano la situazione di lavoratori over 55 dopo aver trascorso un anno con la copertura di un ammortizza­tore sociale (Aspi, Naspi, mobilità, disoccupaz­ione agricola). Per il Veneto si ricava che nel 2016 il 18,3% di essi era riuscito ad accedere alla pensione (ma appena l’11,4% fra le donne) mentre solo due anni prima la quota era più robusta di oltre il 6%. Al contrario, il 42,9% risultava essersi ricollocat­o, in questo caso in modo equilibrat­o fra maschi e femmine, quando nel 2014 il dato raggiungev­a appena il 38,9%.

Il quadro diventa poi in prospettiv­a d’emergenza, visto che in Veneto il rapporto fra over 55 non pensionabi­li e ventenni, che oggi vede 133 over 55 ogni 100 ventenni, salirà fra dieci anni ad un rapporto di 162 ogni 100. In valori assoluti, i lavoratori fra i 55 e i 64 anni oggi in Veneto sono circa 340 mila, 53 sul totale delle persone di quell’età. Dieci anni fa le persone ancora attive sopra i 55 anni erano solo 32 ogni 100. Nei prossimi vent’anni gli over 55, oggi 650 mila, saliranno ad oltre 800 mila, mentre gli under 30 resteranno attorno ai 500 mila.

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