Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

«Derby» in volata e occhio alle fughe

Alla vigilia delle tappe decisive i «big» veneti orientano il loro obiettivo. Viviani: «Punto alla ciclamino». Modolo: «Una tappa dopo tanti piazzament­i». Battaglin: «Cerco un’altra vittoria». Formolo: «Curerò la classifica»

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C’è chi come Elia Viviani di successi ne ha già ottenuti e porta la maglia ciclamino. Chi come Sacha Modolo aspetta Nervesa della Battaglia per far saltare il banco, chi come Enrico Battaglin ha messo la zampata della rinascita nella frazione partita da Agrigento e chi, come il veronese Davide Formolo, guarda alle Dolomiti per bissare la vittoria di La Spezia.

Due veronesi, un vicentino e un trevigiano proveranno a stupire sull’asfalto di casa e a far impazzire i tifosi. «Ho chiuso gli occhi e sono andato», così Vivani ha raccontato i due trionfi in terra israeliana che gli hanno permesso di vestire la maglia del leader della classifica a punti. Il campione olimpico a Rio 2016 dell’Omnium vuole difendere il suo simbolo del primato per portarlo fino a Roma. «Il successo a Tel Aviv ha confermato che posso vincere, la voglia di arrivare primo su quella linea è tanta. Noi velocisti nell’ultimo chilometro diventiamo pazzi... Le scelte a volte ti premiano, altre magari no. Sono orgoglioso della mia squadra: riesce a gestire alla grande il percorso fino al triangolo rosso. Sto cercando di fare più punti possibile per la classifica della maglia ciclamino, sprintando anche sui traguardi volanti». A Nervesa si gioca tanto anche Sacha Modolo. Il conegliane­se si affida alla cabala in vista del traguardo trevigiano. Ironia del destino la tappa è la tredicesim­a, proprio come quando a Jesolo, nel Giro del 2015, conquistò il suo primo successo nella grande corsa rosa. «Ho avuto un approccio diverso rispetto agli altri anni — racconta — non ho fatto corse a tappe quest’anno e dopo le classiche al Nord mi sono riposato. Spero che questo mi aiuti proprio a metà corsa , qui a Nervesa. L’obiettivo che mi sono posto è quello di vincere almeno una tappa, trionfare in Veneto avrebbe un gusto speciale».

Occhi puntati insomma sul velocista della Education First, finora sempre piazzato ma a cui è mancato lo spunto finale per abbattere la feroce concorrenz­a di Viviani, Van Poppel e Bennet. «Il Montello non può fare troppa selezione — conclude Modolo — ci saranno tanti appassiona­ti e un sacco di tifosi. Quando corri dalle nostre parti è sempre uno spettacolo, le terre profumano

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