Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Ex Foro Boario, 5mila «no» a Leroy Merlin Lorenzoni: «Bisogna migliorare la viabilità»
Il vicesindaco: «Stiamo trattando coi privati, priorità a bus e accessi ciclopedonali»
I comitati di residenti, commercianti e ambientalisti che si oppongono allo sbarco di Leroy Merlin all’ex Foro Boario di corso Australia non demordono. Un mese e mezzo fa avevano ventilato l’ipotesi di presentare tre esposti (uno in procura, uno alla Corte dei Conti e uno all’Anac), qualora il Comune avesse firmato la convenzione con il colosso francese del bricolage. Ieri invece, tramite i loro portavoce Erica Guzzonato, Alessandro Angrilli e Giulio Zabeo, hanno protocollato a Palazzo Moroni 5.069 firme (raccolte sulla piattaforma www.change.org), chiedendo al sindaco Sergio Giordani di tornare sui propri passi o quantomeno di rivedere le modifiche alla viabilità della zona. In particolare per quanto riguarda l’allargamento e il prolungamento di via Peano, la strada destinata a collegare il nuovo sottopassaggio ferroviario tra via Bezzecca e via Montà con il retro dell’ex macello. «Il recupero dell’ex Foro Boario – ha risposto il vicesindaco Arturo Lorenzoni – è per noi prioritario. Però stiamo già interloquendo con i privati per migliorare la viabilità, trovando soluzioni idonee alla preservazione dell’equilibrio ambientale, favorendo il trasporto pubblico, creando accessi ciclopedonali da più direzioni e attivando una fermata ferroviaria che serva tutto il quartiere». Per la cronaca, va ricordato che Leroy Merlin, aggiudicandosi in concessione per 50 anni il complesso di corso Australia, ha promesso un investimento complessivo di quasi 33 milioni di euro, che comprende pure la costruzione di un nuovo cavalcavia sulla tangenziale.
Petizione I comitati hanno consegnat o al sindaco le firme raccolte sul web