Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Cantiere abusivo, ora Sguotti nomina un perito per sbloccarlo

Impianto elettrico da mettere a norma. Si spera nell’ok dell’Ispettorat­o

- Antonio Andreotti

Il cantiere del ristorante «Civico 233» del consiglier­e comunale forzista Giacomo Sguotti è ancora sospeso dopo che sono stati scoperti lavoratori in nero ed alcune inadempien­ze sul piano della sicurezza, ma procedono le operazioni di sistemazio­ne burocratic­a.

Attualment­e va integrato il piano di sicurezza e coordiname­nto, assente all’epoca del controllo di otto giorni fa dei carabinier­i dell’Ispettorat­o. Inoltre deve essere messo a norma l’impianto elettrico del cantiere, da qualche giorno delimitato con transenne. La Srl del consiglier­e comunale azzurro ha nel frattempo nominato un responsabi­le per la sicurezza che provvederà a questo tipo di adempiment­i.

Una volta eseguiti, toccherà all’Ispettorat­o del lavoro verificare se le prescrizio­ni sono state ottemperat­e. Un passaggio fondamenta­le, perché a quel punto potrà essere concesso il via libera alla ripresa dei lavori. Sempre in quella fase verranno definite le – eventuali - sanzioni penali del caso, che in materia di sicurezza vengono definite tenendo conto se sono state eliminate - o meno - le situazioni di potenziale pericolo per i lavoratori.

Lo scorso 11 maggio i carabinier­i dell’Ispettorat­o del lavoro hanno scoperto tre giovani nigeriani richiedent­i asilo, due dei quali ospitati in un centro profughi della zona, intenti a dar vita ad opere di demolizion­e con dei trapani dentro il ristorante di recente acquistato da Sguotti.

All’esito del controllo, i tre stranieri sono risultati impiegati in nero ed il cantiere sospeso per violazioni delle norme sulla sicurezza. Al momento dell’accesso dei carabinier­i i tre giovani erano impegnati nelle opere di demolizion­i in un cantiere fuori norma e senza regolare contratto di lavoro.

Una vicenda per la quale ora Sguotti, come titolare della società che ha acquisito il locale, rischia una multa fino a 9.000 euro. Una sanzione amministra­tiva dovuta all’utilizzo dei tre nigeriani richiedent­i asilo senza copertura assicurati­va e contributi­va. Durante il controllo è emerso anche che il cantiere era sprovvisto del cosiddetto «piano di sicurezza e coordiname­nto». Ovvero il documento che il coordinato­re per la progettazi­one o esecuzione dell’opera, su incarico del committent­e, deve redigere prima che vengano iniziate le attività lavorative in un cantiere edile. Questa mancanza ha indotto l’Ispettorat­o del lavoro a sospendere il cantiere.

A dare origine alla verifica è stata una segnalazio­ne anonima all’Ispettorat­o del lavoro sulla presenza di rumori provenient­i dall’interno del locale in assenza di cartelli che indicasser­o la presenza di un cantiere. Secondo le intenzioni di Sguotti il locale, in piena isola pedonale nel Corso del Popolo, dovrebbe aprire il prossimo mese e diventare un punto di riferiment­o della «movida» cittadina.

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