Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
«Illegittimi i tagli lineari alla sanità», la Consulta accoglie il ricorso di Zaia
Scongiurato un taglio per il 2020 di sessanta milioni di euro, sforbiciata che si sarebbe abbattuta principalmente sulla sanità. Con una sentenza che il governatore Luca Zaia ha definito «storica» la Consulta ha accolto il ricorso del Veneto. I giudici hanno ribadito l’illegittimità dei tagli lineari, applicati «indiscriminatamente a tutte le Regioni».
Il sistema regionale per le ricette dematerializzate va in tilt, tra continui rallentamenti e blackout, mandando in crisi i medici di base e i farmacisti ma soprattutto i cittadini che da giorni faticano a trovare i medicinali di cui hanno bisogno.
A lanciare l’allarme, confermato dalla Regione, è il presidente di Federfarma Veneto, Alberto Fontanesi: «Ci scusiamo con i pazienti per i disagi e il disservizio. I farmacisti stannoi cercando di sopperire con professionalità ed impegno alle criticità e dove possibile di evadere comunque le richieste dei pazienti che sono in estrema difficoltà, ma si tratta di un problema serio perché quando il sistema va in tilt, se il paziente non ha il promemoria cartaceo del medico ma solo la tessera sanitaria, per noi è impossibile erogare il farmaco. E questo ci crea ancor più difficoltà per le patologie gravi, per gli anziani, per le mamme e per i bambini e per tutte quelle persone che hanno bisogni urgenti. Ci siamo attivati presso la Regione perché il problema venga risolto nel più breve tempo possibile».
Che è successo? A spiegarlo è Palazzo Balbi, scusandosi per il disagio ma ricordando al contempo che il sistema informativo regionale gestisce ogni anno oltre 350 milioni di transazioni, quasi un milione al giorno: «I malfunzionamenti sono dovuti ad una serie di guasti al sistema di memorizzazione dei dati. I problemi sono stati segnalati e presi in carico dagli uffici e dal fornitore, che ha la responsabilità di ripristinare il servizio nei tempi più rapidi possibile. Le procedure di ripristino - continua la nota - sono state tempestive ed adeguate, ma si sono sommati eventi straordinari sulla cui natura si stanno facendo accertamenti, anche da parte del produttore dei supporti di memorizzazione». Va ricordato, per inciso, che il ministero della Sanità mette a disposizione una piattaforma informatica ma la Regione preferisce utilizzarne una propria, il «Sar» (Sistema di Accoglienza Regionale).
«Ci auguriamo che la situazione venga risolta nel più breve tempo possibile - conclude Fontanesi - perché solo nell’ultima settimana abbiamo ricevuto dalla Regione sei diverse comunicazioni. Intanto i cittadini fanno coda dal medico e poi nelle farmacie, tutta la filiera è in difficoltà».