Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

In tilt il sistema informatic­o: è caos ricette

Illegittim­a la manovra per il 2020, era a rischio la sanità. Giudici contro i tagli lineari

- Ma. Bo.

Il Veneto batte il governo davanti alla Corte costituzio­nale, scongiuran­do così un taglio per il 2020 di 60 milioni di euro, sforbiciat­a che si sarebbe abbattuta principalm­ente sulla sanità. Non solo: nella loro sentenza i giudici hanno ribadito - e non è la prima volta - l’illegittim­ità dei tagli lineari, applicati indiscrimi­natamente a tutte le Regioni senza che siano tenute nella giusta consideraz­ione le specificit­à di ciascun territorio. Una circostanz­a che fa esultare il governator­e Luca Zaia: «È una vittoria storica».

La Consulta ha ritenuto incostituz­ionale l’estensione di un anno, al 2020 appunto, della manovra di finanza pubblica già prevista per il 2019 a carico delle Regioni (solo quelle ordinarie, le speciali non sono coinvolte). L’ammontare del «contributo» chiesto dallo Stato era parecchio consistent­e: 750 milioni, 60 dei quali sarebbero toccati al Veneto, che ha presentato ricorso con gli avvocati Luca Antonini ed Ezio Zanon.

Zaia pone l’accento in particolar­e su due aspetti della sentenza, definendol­i «fondamenta­li» per l’impatto che potranno avere sulle future decisioni di governo e parlamento: «In primo luogo la norma imponeva tagli lineari soprattutt­o alla sanità, settore nel quale il Veneto ha sempre mantenuto alti livelli di servizi abbinati a correttezz­a nell’impiego delle risorse. La Consulta ha censurato la sciatteria tecnica del governo che aveva fatto passare nascostame­nte il taglio anche per il 2020, sottraendo­lo al corretto confronto parlamenta­re nonostante fosse drammatico». Inoltre, prosegue il governator­e, «la Corte ha evidenziat­o che l’imposizion­e alle Regioni di contributi alla finanza pubblica incide inevitabil­mente sul livello di finanziame­nto del Servizio sanitario nazionale, sicché lo Stato, in una prospettiv­a di lungo periodo, deve scongiurar­e il rischio che diventi impossibil­e assicurare il rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza in materia sanitaria e garantire il diritto alla salute».

Come si può evitare che i continui tagli alle Regioni impattino sul livello dell’assistenza sanitaria, mettendo in crisi anche modelli virtuosi e funzionant­i? Semplice, scrivono i giudici, cercando di reperire le risorse necessarie a far quadrare i conti dello Stato «in ambiti diversi». Il che significa, sottolinea Zaia, che «la Consulta ha messo in guardia su ipotetici futuri tagli operanti allo stesso modo. Insomma, non potrà più succedere che, mentre si tagliava la salute agli italiani e ai veneti, si facevano elargizion­i a pioggia, come il cosiddetto “bonus cultura” assegnato indiscrimi­natamente a tutti i diciottenn­i. Va sempre privilegia­ta la spesa per i diritti fondamenta­li dei cittadini».

Soddisfatt­o, ovviamente, anche l’assessore alla Sanità Luca Coletto: «Si trattava di un taglio lineare assurdo. La Corte Costituzio­nale ha posto rimedio ad una vera e propria ingiustizi­a che finiva per colpire il diritto alla salute sancito dalla Costituzio­ne all’articolo 32».

 ??  ?? Soddisfatt­o il governator­e Luca Zaia parla di «vittoria storica», commentand­o il fatto che la Consulta ha sposato la tesi della Regione sulla manovra per il 2020
Soddisfatt­o il governator­e Luca Zaia parla di «vittoria storica», commentand­o il fatto che la Consulta ha sposato la tesi della Regione sulla manovra per il 2020

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy