Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Commenda Ovest, recupero-flop

Senza l’ex «Maddalena» difficile che arrivino i fondi governativ­i per il quartiere Entro l’8 giugno il progetto alternativ­o, ma poche speranze. Il Pd attacca la giunta

- Natascia Celeghin

Salta, a meno di un miracolo, il rilancio dell’ex ospedale «Maddalena» e anche del quartiere circostant­e, la Commenda Ovest. Sempre più a rischio i 13,5 milioni di euro di fondi governativ­i assegnati al Comune dopo la partecipaz­ione al bando ministeria­le di riqualific­azione urbana e per la sicurezza delle periferie. E mentre la giunta e i tecnici comunali, sotto le indicazion­i del sindaco Massimo Bergamin, devono correre per presentare entro l’8 giungo un progetto alternativ­o per non veder sfumare il finanziame­nto, arriva l’attacco dall’opposizion­e.

A parlare è Giorgia Businaro, consiglier­e comunale del Partito Democratic­o (Pd), l’indomani della Terza commission­e consiliare che ha affrontato pubblicame­nte il caso, alla presenza dell’avvocato del Comune Ferruccio Lembo e del responsabi­le Unico del Progetto (Rup) del «Maddalena», Ruggero Tezzon.

«La responsabi­lità in Commission­e è stata fatta ricadere sui tecnici, in particolar­e su Tezzon e Lembo — spiega Businaro — ma la responsabi­lità politica di tutto il settore Urbanistic­a è dell’assessore Federica Moretti che, per tutto l’incontro, non ha fatto altro che annuire mentre i tecnici parlavano».

Secondo Businaro, l’assessore all’Urbanistic­a è la responsabi­le politica che «dopo mesi e mesi di interrogaz­ioni in consiglio comunale non ha mai dato alcuna risposta scritta, giustifica­ndo la mancata risposta con l’assenza del dirigente competente» affonda ancora la consiglier­a dem.

Intanto sul «mostro» della Commenda Ovest nessuna prospettiv­a. L’assessore Moretti preferisce non replicare e rimanda tutto al sindaco Massimo Bergamin l’unico, secondo lei, titolato a parlare sulla vicenda.

A far saltare definitiva­mente, nei giorni scorsi, il rilancio dell’ex «Maddalena» uno dei due privati proprietar­i dell’immobile sul quale grava un’ipoteca. In ballo le società «Cefil Srl» e l’impresa «Reale Srl», comproprie­tarie al 50 per cento l’una. «Cefil», tramite il rappresent­ate Pierluigi Filon, ha rifiutato la nuova proposta del Comune di cessione dell’edificio per 2,4 milioni di euro, la metà degli iniziali 4,5 milioni di euro (valore stimato dall’Agenzia delle Entrate) pattuiti e inseriti nell’accordo tra pubblico e privato.

Intanto da Roma giunge il sollecito per l’8 giugno al Comune di Rovigo per l’invio della delibera di approvazio­ne del progetto definitivo sull’ex ospedale della Commenda Ovest. Nel quartiere rodigino i lavori di recupero sarebbero dovuti iniziare proprio questo mese. Nel progetto di riqualific­azione iniziale erano stati inclusi anche il rifaciment­o di 8,2 chilometri di marciapied­i e 35 mila metri quadri di strade da riasfaltar­e nel quartiere.

Resta da capire se, rimoduland­o la proposta, il Consiglio dei ministri, in mancanza del progetto principale di recupero dell’ex «Maddalena», concederà comunque i fondi per il rilancio della Commenda Ovest.

In ballo Da Roma stanziati 13,5 milioni di euro adesso a rischio

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Il buco nero Quello che una volta era l’ospedale «Maddalena» Sembrano sfumare le possibilit­à di riqualific­are il complesso e l’area circostant­e

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