Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
IL PROGETTO L’ASSOCIAZIONE AMICI DI MEMO GEREMIA Petrarca 4.0: campus del futuro tra rugby, formazione e ricerca «I giovani al centro»
In vista scambi internazionali, aule-studio, centro medico
Petrarca Rugby campione d’Italia. Ma non solo. La prossima «meta» è diventare «Petrarca 4.0», modello innovativo di società sportiva a livello internazionale. Il progetto è già pronto, i finanziamenti anche.
«Petrarca 4.0» dovrebbe diventare realtà entro il 2020 e punta su sport, formazione, ricerca e iniziative sociali. Tutto nasce da un gruppo che in questi anni ha sempre sostenuto la società con partecipazione, l’Associazione Amici di Memo Geremia, ex rugbisti, simpatizzanti e sostenitori che, nel solco della tradizione, sognano in grande: il Petrarca del futuro, dove lo sport sarà affiancato da formazione, ricerca scientifica, progetti sociali. Un «Forema dello sport», un centro di eccellenza Veneto e nazionale, con almeno 30 posti letto per scambi internazionali, aule studio, corsi per gli allenatori di domani, ma anche per i dirigenti ed i genitori, in un nuovo edificio di 1450 metri quadrati su tre piani nel Centro sportivo della Guizza a Padova.
L’educazione allo sport passa anche attraverso nuovi metodi di gioco e di allenamento e questo rinnovamento è una delle basi su cui nascerà la nuova «accademia» del Petrarca 4.0. «Formare i formatori è indispensabile per metodi di allenamento nuovi, rivoluzionari, che tengano conto dei più moderni studi di psicopedagogia - spiega Luca Bonaiti, presidente dell’Associazione Amici di Memo, anima del progetto, a cui sta lavorando con un team di volontari coordinati da Carlo Sabatini, Guglielmo Bedeschi, Eugenio Bettella, Roberto Grassetto e altri - . E’ importante coinvolgere anche i genitori dei giovani atleti, educarli a un corretto approccio con l’attività sportiva dei figli».
Insomma, un programma formativo completo, un’«academy» che pensa agli atleti e a tutto quel mondo che ruota intorno a loro, fatto di allenatori, dirigenti, medici, accompagnatori. Senza tralasciare due aspetti importanti, la riabilitazione medico-sportiva e la ricerca medico-scientifica, in cui il campus vuole diventare centro d’eccellenza con sperimentazione, protocolli d’avanguardia e strumenti diagnostici innovativi.
Oltre a questo, Petrarca 4.0 punta anche all’aspetto sociale, ed in particolare all’integrazione, in sinergia con i Servizi Sociali del Comune di Padova: coinvolgendo bambini e ragazzi di famiglie con contesti difficili, tutto all’insegna di quello spirito maturato negli anni passati al Centro Antonianum dei padri Gesuiti, uno spirito che gli Amici di Memo intendono rinnovare in linea con le nuove esigenze della società moderna.
Il budget previsto per il campus del Petrarca 4.0 è di due milioni di euro, ma la base c’è già ed è rappresentata dal finanziamento della presidenza del Consiglio per la riqualificazione delle periferie urbane, a cui il Comune di Padova ha partecipato proponendo, tra gli altri, il progetto Petrarca 4.0. Proprio in questi giorni il progetto è alle battute finali tra il Comune ed i tecnici del Petrarca, per la definizione dei dettagli.
Inizio dei lavori previsto a fine 2018.
Sono 13 i campionati italiani vinti dal Petrarca rugby e tanta la voglia di sognare in grande, progettando un futuro all’insegna dell’innovazione, della formazione e della ricerca. Un futuro immaginato a beneficio di Padova e dei giovani, per garantire loro una crescita migliore come sportivi e come uomini.
Ma soprattutto per tramandare alle nuove generazioni l’insegnamento che il mitico allenatore (e rugbista e dirigente sportivo) Memo Geremia (che nel 1969 portò la squadra a vincere primo scudetto del Petrarca rugby) aveva più a cuore: «Si può perdere in campo ma non nella vita».
” Bonaiti (presidente) Ora metodi di allenamento nuovi, vanno preparati allenatori e dirigenti del domani, ma anche i genitori degli atleti
Ai ragazzi daremo gli strumenti migliori per crescere come sportivi e uomini, secondo lo spirito di Memo Geremia