Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Turismo, sfiorata la quota 5 milioni E i Colli e le Terme superano Giotto
Gli albergatori: manca una regia, Colasio: serve più programmazione culturale
La città del Santo, e soprattutto il suo territorio, piacciono ai turisti che, dopo la crisi degli ultimi anni, sono tornati a calcare le strade padovane e ad affollare gli hotel della provincia. Lo dimostra la ricerca presentata ieri durante il convegno organizzato da UniCredit, in collaborazione con Promex, Padova Dmo e con il patrocinio di Provincia, Comune e Camera di commercio, «Destinazione Padova: scenari di sviluppo integrato». Uno studio, realizzato dalla società Travel Appeal, che ha preso in esame circa 110 mila recensioni lasciate su internet, prima di tutto sul sito Booking.com, dai turisti che hanno assaggiato le strutture ricettive padovane. E il quadro che ne emerge è estremamente positivo, in modo particolare per quanto riguarda i Colli Euganei.
Prima di tutto ad essere incoraggianti sono i numeri delle presenze del 2017, da cui si evince che le terme battono Giotto. Il comprensorio di Abano, Montegrotto e Galzignano insieme, superano i tre milioni di ospiti, mentre Padova città, da sola, arriva a 1,6 milioni. Inoltre, esaminando i giudizi dei turisti passati per il Padovano, si capisce che gli ospiti in media danno alle strutture un 8 pieno, apprezzando in modo particolare il calore dell’accoglienza (con un indice di soddisfazione al 94,3%), la posizione (93%), e la pulizia (90,5%).
«C’è invece ancora da lavorare per quanto riguarda le stanze in sé – sottolinea Mario Romanelli di Travel Appeal – che risultano piuttosto datate, non al passo con i tempi. Un buon giudizio, quindi, ma non eccellente». Anello debole, inoltre, sono i costi e i servizi di copertura su internet. Sei ospiti su dieci sono italiani, tra gli stranieri a farla da padrone sono i cinesi, anche se i maggiori successi, dal punto di vista dell’apprezzamento delle strutture, sono riscossi tra francesi e inglesi. Altro dato che emerge dalla ricerca è che a scegliere Padova e provincia sono soprattutto coppie (42%). E se gli albergatori, capitanati dalla presidente padovana Monica Soranzo, hanno ascoltato con interesse i risultati dello studio, approfittandone per richiedere ancora una volta una «direzione d’orchestra unica tra Padova città e Colli Euganei che gestisca in sistema gli eventi e le offerte turistiche», qualche dubbio lo avanza l’assessore alla cultura di Padova Andrea Colasio. «Non capisco come mai, dalle recensioni, l’offerta culturale dei Colli sia valutata migliore di quella di Padova – ha sottolineato -. In ogni caso criticità ci sono, non possiamo vivere di rendita sulla cappella degli Scrovegni e su Giotto. Dobbiamo dare un’idea diversa della città, farla ragionare con attori europei. Le mostre vanno pensate con una programmazione almeno di due anni, altrimenti si improvvisa. Anche per questo siamo candidati a sito Unesco per Urbs Picta: se riuscissimo ad ottenere la qualifica, saremmo l’unica città europea con due siti, contando l’Orto Botanico».
In ogni caso, il quadro che emerge dalla ricerca è quello di un mercato del turismo vitale. «I buoni risultati ottenuti sul fronte delle presenze turistiche e della reputazione online delle strutture ricettive, uniti al dinamismo che abbiamo potuto riscontrare con iniziative come l’Urbs Picta e il brand Terme e Colli – commenta Sebastiano Musso, Regional Manager Nord Est di UniCredit - indicano che la strada intrapresa è quella giusta. C’è però ancora molto da fare e UniCredit intende giocare un ruolo attivo».