Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Lavoro e riforme
Nuovi prodotti, nuovi processi, nuovi mercati. Ecco allora che si è ricominciato a investire in macchinari e tecnologia (più 3,7 per cento nel 2017). Non solo: il famoso capitale umano oggi è realmente al centro delle strategie aziendali, individuato come autentico fattore critico di successo. Insomma, il boom di assunzioni certificato da Veneto Lavoro è il frutto di un salto di qualità nel tessuto economico e produttivo. Di Maio guarda con attenzione all’universo delle piccole imprese e vuole liberarle dall’oppressione fiscale e burocratica? Perfetto. Chissà che non sia la volta buona. Ma attenzione: nel frattempo le Pmi, in particolare nel nuovo triangolo industriale Milano-Bologna-Venezia, sono diventate leader in nicchie di mercato ad alto valore aggiunto, hanno scoperto (finalmente) i vantaggi dei contratti di rete, si sono organizzate in filiere di eccellenza rinnovandole strutture e il know how dei vecchi distretti. Innovazione crescita-occupazione: è questo il circolo virtuoso da alimentare. Cominciando, per esempio, dal pieno sostegno (anche finanziario) alla rivoluzione di Industria 4.0. Uno scenario che, ovviamente, non può prescindere dalla permanenza dell’Italia nell’eurozona. Tanto più in questo momento, con all’orizzonte le nubi di una guerra commerciale tra Usa ed Europa. Chi rimpiange le svalutazioni della liretta è fuori dal mondo e dalla storia.