Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Metti la gita in bici (col Gps)
La ciclopista del Sole, che collega Capo Nord a Malta, ha 60 chilometri di piste nel Veronese. Un percorso molto amato dai turisti. Ma servono accortezza e navigatore
C’è un «buco nero» in mezzo al sole, ma i fan dei Soundgarden stiano tranquilli. Non si parla della celebre «Black hole sun» resa immortale dalla voce di Chris Cornell, ma di pedali, sudore e turismo. Perché il sole in questione è quello dell’omonima ciclopista che fa parte di EuroVelo7, itinerario centrale dell’Europa che collega Capo Nord a Malta. Un percorso che, ogni anno, porta migliaia di turisti anche nel Veronese, attratti dal fantastico paesaggio del lago di Garda, dalle cantine della Valpolicella e dai piccoli borghi dove l’enogastronomia è una religione.
Dal confine con il Trentino fino a quello con il Mantovano, oltre 60 chilometri alla portata di tutti, anche dei meno allenati. Un solo requisito indispensabile: ricordarsi la cartina o un navigatore Gps. Perché il rischio di ritrovarsi spaesati purtroppo c’è. Strano a dirsi, perché partendo da Borghetto d’Avio, in Trentino, tutto sembra assai semplice e preciso. «Dopo l’ingresso nel Veronese, la ciclopista del Sole segue la destra idrografica del fiume Adige - ricorda il coordinatore veneto della Fiab-Amici della Bicicletta, Corrado Marastoni -, si tratta di un percorso completamente asfaltato e tabellato che corre per lo più lungo il canale Biffis con un tratto di salita fino a Rivoli Veronese».
È da qui, però, che iniziano i dubbi. Perché una ciclabile tabellata vera e propria che arrivi fino a Peschiera del Garda, non esiste. Basta dare un’occhiata agli itinerari con- sigliati sul sito della Fiab www.bicitalia.org della rete Bicitalia Fiab. «Uno degli equivoci più comuni, è quello di far confusione tra la ciclopista del Sole e quella dell’Adige». Quest’ultima, da Rivoli, prosegue lungo le sponde del canale Biffis arrivando fino a Bussolengo e alla città di Verona. Da lì, poi, prosegue seguendo l’Adige fino a Legnago, Rovigo e la foce di Rosolina Mare, da cui si raggiunge facilmente la laguna veneziana. Ma torniamo alla ciclopista del Sole e al punto interrogativo che i turisti in sella si trovano a dover affrontare una volta arrivati a Rivoli. La Fiab ha segnalato sul sito di Bicitalia l’itinerario migliore, visibile e scaricabile da www.bicitalia.org/yourls/ cps. «È basato sopratutto su strade secondarie, tutte con vista sul lago - prosegue Marastoni -. Il tracciato verso Sud è agevole, mentre per chi la volesse percorrere in senso inverso, ci si trova di fronte ad alcuni tratti di salita piuttosto impegnativi». Va comunque detto che si tratta di un percorso in sede promiscua, in gran parte assai gradevole e tranquillo, ma non ancora del tutto al riparo dalle insidie del traffico a motore.
Da Rivoli, dunque, è possibile arrivare fino ad Affi sfruttando la rete ciclabile Due per quattro”, realizzata dai Comuni di Affi, Caprino, Rivoli e Costermano. Aggirando a nord il monte Moscal, si scende verso Bardolino e Cisano. Da via Zappo si arriva fino a Castelnuovo e lì si arriva al lungolago ricongiungendosi alla ciclabile che porta fino a Peschiera. Venticinque chilometri di «fantasia», con la possibilità comunque di scendere fino alla spiaggia da qualsiasi punto. Una volta entrati nel centro di Peschiera, si prosegue lungo la riva del Mincio fino a Valeggio, su una delle ciclabili più apprezzate dai turisti.
Se per realizzare il sogno di un percorso ciclabile per lo meno adeguatamente segnalato, basterebbero per ora una modica spesa e un po’ di buona volontà delle amministrazioni; qualcosa potrebbe presto muoversi per individuare un percorso tutto in sede propria. Si parla della ciclabile denominata «anello del Garda», finanziata dal Governo, che dovrebbe correre parallela al lago. Pur senza sostituirsi alla ciclovia del Sole, la Fiab immagina già collegamenti diretti tra i due tracciati.