Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Ira von Fürstenberg L’esotico artistico negli oggetti unici
Dal cristallo di rocca del Madagascar al porfido egiziano, dalla malachite al corallo, dalla giada al bronzo, materiali utilizzati per realizzare preziosi centrotavola, zuppiere, candelabri, cornici, oggetti religiosi o vanitas. Sono gli «Objets Uniques» che abitano due delle Sale Imperiali di Palazzo Reale al Museo Correr di Venezia, in un’inedita esposizione dedicata alle creazioni artistiche di Ira von Fürstenberg.
Fino al 24 giugno prossimo, esaltati dalla scenografica curatela di Pier Luigi Pizzi, ottanta pezzi unici, eleganti, un po’ barocchi e a volte ironici, assolutamente inutili e di grande bellezza: «Meglio cercare - afferma von Fürstenberg, la principessa con la passione per il cinema - di inventare oggetti che nessuno fa, via tutto quello che è in serie... Ho iniziato a crearli per fare dei regali originali, adesso è diventata la mia attività da vent’anni a questa parte. Ci tenevo molto a portare i miei lavori a Venezia - conclude l’artista -, città che amo e dove mi sono sposata, a quindici anni».
Nelle stanze un tempo di Francesco d’Austria e dell’indimenticata Sissi, ci sono Budda e croci, elefanti, ranocchie o cammelli ornati di pietre e catene, coppe con dragoni e alzate con foglie e fiori, conchiglie e obelischi, teschi. Atmosfere dipinte con i colori dell’onirico e dell’esotico, pregne di un’iconografia di stampo orientale, per un gabinetto delle curiosità fatto di «capricci» di design «che è una sorta di Wunderkammer contemporaneizzata», suggerisce Gabriella Belli direttrice della Fondazione Musei Civici. Magnifiche bizzarrie principesche.