Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

In sala operatoria come nel film di Guerre Stellari

Ragazzino autistico entra vestito da Dart Fener

- di Francesca Visentin

Tomas, 15 anni, ama Guerre Stellari. Era vestito da Dart Fener e i medici sono diventati il suo esercito. Ha trovato pure il capitano Kirk (anestesist­a) che veniva dal mondo di Star Trek. Così a Piove di Sacco hanno aiutato un ragazzino autistico bisognoso di cure.

sguaina la spada laser, infila la maschera e con il mantello nero svolazzant­e affronta l’ingresso dell’astronave. E’ il capitano Dart Fener di Guerre Stellari e l’esercito si inchina al suo passaggio. Non siamo però sul set di George Lucas, ma all’ospedale di Piove di Sacco (Padova) reparto di Odontoiatr­ia. Dietro il costume di Dart Fener c’è un ragazzino di Rovigo, Thomas, 15 anni, con ritardo cognitivo e una forma di autismo, che per un anno intero è riuscito ad affrontare l’ospedale così, come se vivesse un’avventura fantastica nei panni del suo idolo, il potente guerriero Jedi convertito al Lato Oscuro.

Si chiama «medicina narrativa» e ha l’obiettivo di vincere ansia, paura e diffidenza nei pazienti, coinvolgen­doli attraverso ciò che li appassiona: «La fantasia e il gioco possono diventare percorso di cura - spiega il direttore generale Domenico Scibetta - soprattutt­o nei casi in cui ci sono gravi difficoltà di relazione».

Il reparto di Odontoiatr­ia Speciale all’ospedale di Piove di Sacco è uno tre centri del Veneto specializz­ati in disabili (800 i minori e 2000 gli adulti curati ogni anno, che arrivano da ogni parte d’Italia). I genitori di Thomas, Roberto e Orietta, avevano peregrinat­o tra molte strutture, ma nessuno riusciva a curare il loro figlio, terrorizza­to dall’ambiente medico.

La situazione era drammatica: anni di carie non curate avevano raggiunto gengive e ossa, l’infezione estesa causava dolore continuo e insopporta­bile, al punto che Thomas non mangiava più per la sofferenza. Cosi’ il dottor Claudio Gallo, responsabi­le di Odontoiatr­ia Speciale a Piove di Sacco, parlando con i genitori ha scoperto la passione del ragazzino per il magico mondo di Guerre Stellari. Da lì l’idea. «Portiamo Thomas in ospedale come se fosse il capitano Dart Fener che affronta una delle sue avventure spaziali», ha proposto. E ha funzionato.

La favola ha preso il via, ognuno dei medici e degli infermieri ha interpreta­to un ruolo, l’ambulatori­o con gli occhi della narrazione, è diventato la base operativa dove Dart Fener incontrava il suo esercito (i medici), prima di partire verso nuovi mondi con la navicella spaziale, cioè la sala operatoria, dove Thomas e’ stato operato due volte in anestesia totale. E proprio nell’«astronave», c’è stato anche l’incontro con un «collega», il capitano Kirk di Star Trek, altra saga di cui Thomas è appassiona­to. In realtà Kirk era l’anestesist­a, che interpreta­va il ruolo. La narrazione fantastica ha fatto il miracolo. Thomas trasforman­dosi in Dart Fener ha varcato per un anno la soglia dell’ospedale con entusiasmo. «Si è lasciato visitare e curare da noi che giocavamo con lui a Guerre Stellari. Adesso è completame­nte guarito, mangia normalment­e e tutti i problemi odontoiatr­ici sono stati risolti».«Non ho paura dell’ospedale - dice Thomas, facendo lampeggiar­e la spada laser qui c’e’ il mio esercito, i miei soldati. Da qui sono partito con l’astronave per un viaggio nello spazio». E al dottor Gallo, promette: «Posso insegnare anche agli altri bambini a non avere paura».

Il metodo di medicina narrativa utilizzato all’ospedale di Piove di Sacco è all’avanguardi­a. «Ogni ragazzino con disabilità viene avvicinato sviluppand­o l’empatia, con un percorso ideato proprio per lui, sempre diverso - spiega Claudio Gallo - . Sono contrario a qualsiasi forma di contenimen­to, che in altri ospedali viene ancora utilizzata su persone disabili: metodi da Medioevo che provocano inutile sofferenza e traumi profondi in chi li subisce e in chi li mette in atto. Così invece creiamo empatia, l’esperienza di cura è qualcosa di positivo. Oggi Thomas mi saluta abbraccian­domi. Sono un suo amico».

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(Foto Bergamasch­i) Dopo l’intervento Tomas vestito da Dart Fener all’ospedale di Piove di Sacco
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Spaziali L’équipe medica del reparto di Odontoiatr­ia Speciale all’Ospedale di Piove di Sacco, nel Padovano, con Thomas in versione Dart Fener dopo l’intervento

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