Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Siamo figli di Giotto (e anche di Bill Gates) E l’artigianalità scopre i vantaggi del digitale
Gli eventi principali del festival: le aziende «champions», il legame con il territorio e un Paese senza leadership
Manifatture digitali e aziende artigiane «champions»; ripresa da agganciare e punti interrogativi sui leader (presenti o no?) alla guida del Paese; confronti sull’artigianalità vicentina e veneta «figlia di Giotto ma anche di Bill Gates»: sono alcuni dei temi su cui spazieranno i talk e convegni della «tre giorni» di Make in Italy.
«Con il festival vogliamo rappresentare l’evoluzione dei mestieri che noi rappresentiamo come categoria – spiega il direttore di Cna Vicenza, Alessandro Leone – tra questi la moda, la meccanica, l’alimentare, l’edilizia, l’impiantistica, gli autotrasporti, il legno. Nei talk ci proponiamo di raffigurare come cambieranno, o sono già cambiati, questi settori nei tre ambiti dell’economia “a colori”: il “green” (verde) dell’efficientamento energetico e dell’attenzione all’ambiente, il “white” (bianco) del mercato costituito da una popolazione che via via invecchia, il “blue” dell’economia circolare, dove si ricicla e riutilizza sempre di più».
L’evento di apertura, «La manifattura di domani: italiana e digitale» è in programma alle 11.30 di venerdì 8 giugno al castello di Thiene (corso Garibaldi). Interverranno Antonio Calabrò (fondazione Piredditività relli, vicepresidente di Assolombarda), Ermete Realacci (Symbola), l’assessore regionale allo sviluppo economico Roberto Marcato e il presidente regionale di Cna Alessandro Conte. «Sottolineeremo che l’artigianalità, cioè il saper fare, e il fatto di produrre sul territorio italiano dovrà essere caratteristica comune di tutte le manifatture di domani», osserva Leone. Il tema verrà sviluppato anche nell’evento «Meet the Champions – Incontri con le 500 aziende top performing», in programma sempre venerdì al castello di Thiene alle 14.30 e che comprenderà testimonianze degli imprenditori Federico Delaini e Silvia Borsotti (Campeggio Bella Italia), Marco Moro (Morocolor Italia), Simone Quinto (Ad di Uteco), Marta Tonello (Tecnolaser), Cesare Benedetti (Zeta Farmaceutici). «Parleranno – spiega il direttore di Cna Vicenza rappresentanti di realtà aziendali che hanno saputo unire la capacità di creare prodotti di eccellenza con percorsi di internazionalizzazione. Abbiamo voluto qui alcune testimonianze da parte dei champions: imprese in cui l’artigianalità, cioè la capacità di creare prodotti di eccellenza, unita a percorsi di internazionalizzazione ha permesso di ottenere livelli di e stabilità superiori alla media». Sempre venerdì alle 18.30, in piazza Chilesotti a Thiene, è invece in programma «Siamo figli di Giotto. E anche di Bill Gates», colloquio che vedrà il docente universitario Stefano Micelli (Ca’ Foscari) confrontarsi con Alessandro Invernizzi (Lurisia), Renzo Simonato (direttore di Intesa San Paolo area Nordest) e la scrittrice Marina Valensise, già direttrice dell’Istituto italiano di cultura di Parigi. Condurrà l’inviato speciale del Corriere, Raffaella Polato.
«Il senso dell’incontro – riprende Leone - è che se l’artigianalità, figlia di Giotto, si affianca a dinamiche intelligenti di digitalizzazione, cioè Bill Gates, è possibile trovare una chiave per migliorare ulteriormente la personalizzazione dei prodotti».
Domenica 10 i protagonisti, alle 12 al castello di Thiene, saranno il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana e il segretario nazionale di Cna Luciano Silvestrini. Nel dibattito «Dove sono finite le classi dirigenti?», moderato dal direttore del Corriere del Veneto Alessandro Russello, ci sarà spazio per «una riflessione politica sul nostro Paese, tratteggiando la situazione e pensando a come il concetto stesso di leader si è evoluto» osserva Leone. Infine, alle 15 nella stessa sede, il festival si chiuderà con «Agganciare insieme la ripresa». Il sociologo Aldo Bonomi riunirà i concetti sviluppati nei tre giorni dialogando con Pier Paolo Baretta (già sottosegretario all’Economia), il manager Maurizio Castro e Filiberto Zovico, fondatore di ItalyPost.
I tre colori Verde (l’efficienza energetica), bianco (l’invecchiamento) e blu (il riciclo)