Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Farronato al Padiglione Italia, la nomina è un caso

Biennale, la scelta del neo ministro. Donazzan: stava meglio al Carnevale

- Sara D’Ascenzo

Nove anni fa guidò la mostra che qualcuno in laguna, con snobistico semplicism­o, definì il Salon des Refusés de noaltri. Vi trovarono posto i giovani artisti che i curatori del Padiglione Italia di allora - Luca Beatrice e Beatrice Buscaroli, scelti dal ministro poeta Sandro Bondi - avevano scartato. Nove anni dopo e una pattuglia di ministri dei Beni Culturali archiviata, Milovan Farronato, 44 anni , una predilezio­ne per abiti femminili e smalto, animatore a Londra del Fiorucci Trust, è stato scelto come curatore del Padiglione Italia alla Biennale d’Arte di Venezia 2019. E’ la prima nomina fatta dal neo ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli. «Più che una nomina, ha ratificato una scelta fatta dai tecnici - spiega Vittorio Sgarbi - che al posto di Farronato si trovò nel 2011. Il ministro non sa neanche chi sia. Certo è una curiosa coincidenz­a che un ministro di un esecutivo dove c’è anche Lorenzo Fontana - che ha posizioni ultraconse­rvatrici su gay e famiglia, ndr - si trovi a ratificare una nomina così». Farronato, in effetti, è stato scelto in una terna che il neoministr­o ha trovato già bell’e fatta: di dieci curatori ai quali era stato chiesto, sotto la guida dell’allora ministro Franceschi­ni, di presentare un progetto per il Padiglione Italia, ne erano stati scelti tre. Oltre a Farronato erano ancora in corsa Luigi Fassi e Andrea Bellini. Il ministro si sarebbe limitato a prendere atto di una graduatori­a. Ma se nell’arte la forma è sostanza, i look di Farronato non sono sfuggiti all’assessore regionale all’Istruzione, Elena Donazzan, Forza Italia, cuore a destra, che spulciando il profilo Instagram del prossimo curatore del Padiglione Italia è saltata sulla sedia, preparando­si a ingaggiare una battaglia delle sue, su modello di quella vinta dall’assessore- messa su contro il trapper Young Signorino, reo di volersi esibire a Bassano. «A vedere le foto di Instagram - dice l’assessore - direi che forse hanno sbagliato: volevano nominarlo per il Carnevale di Venezia, non per la Biennale. Dovrebbe essere il Padiglione della bellezza e della coerenza estetica, non della provocazio­ne. Io faccio questa domanda da italiana: quanti bravi curatori abbiamo che si sono distinti nel mondo dell’arte, della cultura, sui quali rilanciare l’Italia style. Non credo che questo signore possa rappresent­arci. Se il ministro dei Beni Culturali inizia così, aiuto!». Sgarbi, che pure per le forche caudine di quel ruolo è passato e ancora in molti gli rinfaccian­o la sua Biennale-monstre con 54 artisti (contro, per dire, i tre dell’ultima Biennale scelti da Cecilia Alemani), attacca soprattutt­o il modo di selezione: «Io sono stato l’ultimo curatore scelto - dice - dopo di me si è optato per la procedura concorsual­e, che è una stupidaggi­ne per non far decidere nulla al ministro. So che Farronato ha lavorato per Fiorucci e io avevo una grande amicizia con Fiorucci, ammiro la sua originalit­à, quindi sicurament­e sarà bravo, anche se a vedere le scelte che ha fatto in passato mi paiono prevedibil­i. Solo io scelgo artisti semisconos­ciuti per farli conoscere». Nove anni fa Beatrice definì la mostra di Farronato «raffazzona­ta all’ultimo minuto, con lavori già esposti un po’ dovunque». Oggi ostenta diplomazia: «Gli auguro buon lavoro - ha detto il critico d’arte - perché credo che bisogna sempre giudicare alla fine. Spero che alla Biennale porti un po’ di verve». Il ministro ha definito il progetto «è originale e innovativo anche dal punto di vista dell’allestimen­to, valorizza il lavoro degli artisti e pone il Padiglione in linea con il panorama

” Vittorio Sgarbi: Il ministro Bonisoli non sa nemmeno chi sia, ha ratificato una scelta dei tecnici

artistico internazio­nale». E da Venezia, dove Farronato ha lavorato, arriva il tifo di Angela Vettese, che lo volle con sè alla fondazione Bevilacqua La Masa: «Milovan è un ottimo curatore, molto profession­ale, grande conoscitor­e del mondo emergente dell’arte, finalmente una nomina non politica».

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 ??  ?? Curatore Milovan Farronato in alto a sinistra in una foto scattata a Venezia. A destra iuno scatto del nuovo curatore del Padiglione Italia della Biennale tratto dal suo profilo IInstagram
Curatore Milovan Farronato in alto a sinistra in una foto scattata a Venezia. A destra iuno scatto del nuovo curatore del Padiglione Italia della Biennale tratto dal suo profilo IInstagram

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