Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Veronese: nel cuore rugby, Fellini e George Michael «Coimpo come Chernobyl in una bara di cemento»
Piermarino Veronese è uno dei due candidati sindaco, con la civica «Adria Domani» della Destra. Residente a Papozze, pensionato, 66 anni, è divorziato. In Comune a Papozze è stato consigliere comunale di minoranza con la Destra-Alleanza Nazionale in tre legislature. Si è dimesso per candidarsi a sindaco di Adria. Possiede e guida un Suv Toyota «Rav 4» del 2005. L’ultimo reddito lordo dichiarato è di 33.873 euro. Il suo libro preferito è «Il nome della Rosa» di Umberto Eco, il film «Amarcord» di Federico Fellini, la canzone «The first time ever I saw your face» di George Michael. Nel tempo libero gli piace scrivere e praticare la navigazione a vela e occuparsi di rugby.
Piermarino Veronese è ADRIA uno dei due candidati sindaco della destra, concorrente «interno» di Giorgia Furlanetto, alfiere di Fratelli d’Italia a cui aderiva anche Veronese fino a prima della campagna elettorale comunale. Veronese si propone con la lista civica «Adria Domani».
Tra i temi caldi in città punta sul caso «Coimpo». Per bonificare l’azienda di Ca’ Emo, sotto la lente giudiziaria per traffico illecito di rifiuti tossici e per l’incidente in cui il 22 settembre 2014 morirono quattro lavoratori, propone «un sarcofago di cemento come fu fatto con la centrale nucleare di Chernobyl» per salvaguardare l’area.
La sanità è un tema sempre più sentito alla luce della riorganizzazione attuata dall’Usl all’ospedale di Adria. Che fare?
«Ho assistito all’incontro dell’assessore regionale alla sanità, Luca Coletto, ad Adria per un incontro organizzato dalla Lega. La massima autorità sanitaria della Regione ha rassicurato la platea che l’ospedale di Adria non subirà ridimensionamenti, assicurando la conferma del puntonascite, che i posti-letto non saranno tagliati, il dimezzamento dei tempi per le liste di attesa, il rinnovo e ampliamento del Pronto soccorso, la nomina di nuovi primari. Io gli credo».
Con l’azienda di Ca’Emo “Coimpo” cosa pensate di fare, quale futuro si prospetta per l’area?
«Basta con lo sfruttamento di questa tragedia in campagna elettorale, cavallo di battaglia di qualcuno che, andando a rovistare nel torbido, cerca riconoscimenti speculando sulla tristissima fine di quattro persone. Spero che la città riservi loro un imperituro ricordo per l’eroico e spassionato senso di solidarietà umana. Vero che ci sono stati ritardi nell’affrontare il problema, io fui denunciato nel 2005 e processato per aver segnalato il rischio che correvamo con attività come quella. Cosa fare? Un sarcofago di cemento come a Chernobyl dove racchiudere per sempre la vasca incriminata. Riservare in carcere uno spazio angusto ai responsabili del disastro ambientale lasciandoli a pane e acqua per molto tempo. Dopo i doverosi risarcimenti».
Casa di riposo, quali le priorità alla luce delle numerose difficoltà?
«Intervenire d’imperio, da parte dell’assessorato ai Servizi sociali, per far dimettere il consiglio di amministrazione dell’ente che non ha avuto costante attenzione al controllo del buon funzionamento della struttura. Una vigilanza costante doveva essere il primo pensiero per chi aveva titolo a rivestire certi incarichi e la responsabilità di pazienti particolari come i nostri nonni o genitori. Con i cavilli burocratici si possono mantenere posizioni e incarichi. Io, che “non” sono un garantista, sono disponibile ad andarli a tirar giù dai loro scranni con le mie mani».
Perché correre contro la candidata ufficiale di Fratelli d’Italia?
«Nel 2016, alle precedenti elezioni comunali, mi era balenata l’idea di presentarmi nella lista di Fratelli d’Italia. Avevo già preparato biglietti da visita col simbolo e avevo cominciato a fare la mia campagna elettorale. Giorgia Furlanetto, in una riunione alla Casa delle Associazioni, mi aveva supplicato di non partecipare per lasciare spazio a lei e a Daniele Ceccarello. Accettai, collaborai e la loro nomina a consiglieri comunali si realizzò. Ora vengo additato come un malvagio, un traditore. Ecco il perché oggi di questa mia scelta. Comunque nel caso di un ballottaggio il mio cuore batte a Destra e lì mi orienterò.
Veronese è sostenuto dalla lista civica Adria Domani: Mario Guzzon, Tiziana Bergo, Raffaella Bondesan, Nicolas Bovo, Elisabetta De Stefani, Giuseppe Fioravanti, Alessandro Piva, Diego Puozzo, Danisa Sarti, Annalisa Schibuola, Alberto Ziggiotto.