Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Fiera, il primo round ai soci pubblici francesi condannati a dare 2 milioni

Il tribunale ordina il pagamento dell’arretrato. Pirazzini: vogliamo anche i centesimi

- Davide D’Attino

Nella telenovela infinita sul destino della Fiera di Padova, ieri è stata segnata un’altra giornata decisiva. Mentre il quartiere espositivo di via Tommaseo si appresta a tagliare il suo primo centenario di storia (2019) il tribunale, con sentenza di primo grado, ha rigettato la causa intentata nel 2016 nei confronti dei soci pubblici dai francesi di Gl Events che contestava­no un’eccessiva onerosità dell’affitto dei padiglioni del quartiere fieristico. In poche parole, secondo il giudice, i francesi devono immediatam­ente pagare due milioni di euro (circa) a Fiera Immobiliar­e.

Ma vale la pena di ricapitola­re la vicenda. Dal 2005 i francesi sono titolari della gestione dell’area tramite la società denominata Padova Fiere. Questa società deve un milione e 400 mila euro all’anno a Fiera Immobiliar­e, cioè la compagine proprietar­ia dei fabbricati e controllat­a al 100% da Comune, Camera di Commercio e Provincia, e altri 200 mila euro a Palazzo Moroni che detiene direttamen­te alcune proprietà del quartiere fieristico. Negli ultimi anni però il gruppo transalpin­o con sede a Lione, visto l’andamento generale delle fiere italiane, ha iniziato a contestare l’importo dell’affitto che secondo i francesi sarebbe troppo alto e fuori mercato. A partire da gennaio 2017 quindi Gl Events ha smesso di pagare il canone pattuito lasciando Fiera Immobiliar­e e il Comune a bocca asciutta del milione e 600 mila euro di incasso previsto (1,4 milioni più 200 mila euro). In parallelo i francesi si erano rivolti al tribunale per rivedere la quota da pagare. Il giudice però, dando torto a Gl Events e ragione ai soci pubblici, ha ritenuto congrua l’entità dell’affitto, condannand­o la compagine lionese non solo a sanare la morosità accumulata nell’ultimo anno e mezzo, complessiv­amente pari a due milioni di euro, ma anche a rispettare il contratto firmato nel 2005. Un contratto che, almeno sulla carta, prevede che i francesi mantengano la titolarità del quartiere fieristico, per quanto riguarda la gestione, fino al 2035. Il gruppo transalpin­o, ovviamente, potrà ricorrere in Appello. Ma il presidente di Fiera Immobiliar­e Maurizio Pirazzini non esita a cantare vittoria: «I francesi, di cui peraltro si sono perse le tracce, facciano pure quello che ritengono più opportuno per tutelare i loro interessi. Resta però il fatto che noi, per tutelare i nostri, abbiamo resistito alle loro richieste infondate e il giudice, finalmente, ha sentenziat­o che eravamo nel giusto. D’altronde, Gl Events sosteneva che, siccome dal 2007 al 2016 il fatturato di Padova Fiere è calato da 22 a 6 milioni di euro, l’affitto dovesse essere rivisto al ribasso. Ma anche qui il giudice ci ha dato ragione, affermando che il calo del fatturato è da imputare al gestore. Cioè a Gl Events».

E adesso, tralascian­do il fatto che da settembre 2016 l’organizzaz­ione degli eventi (per conto dei francesi) è nelle mani di Geo Spa, cosa succederà? Pirazzini ha le idee chiare: «O Gl Events comincia a pagare, fino all’ultimo centesimo, quello che ci deve. Oppure procederem­o a riscuotere coattivame­nte quanto ci spetta».

Dalle parti di via Tommaseo, insomma, è di nuovo guerra aperta tra soci pubblici e privati. Ma la fine della telenovela, a meno d’improbabil­i sorprese, sembra ancora lontana. «L’istanza di fallimento nei confronti di Padova Fiere è pronta», ricorda sempre Pirazzini. Sarà un’estate caldissima. In tutti i sensi.

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Via Tommaseo La fiera di Padova è al centro della bufera

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