Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Sospettato di furto si tradisce con un selfie arrestato dai carabinieri
Quando l’uso smodato di Whatsapp e la mania di farsi i selfie ti portano dritti in galera. L’episodio è accaduto mercoledì a Padova dove Costel-Andreu Rotaru, 31enne romeno con una sfilza di precedenti, è stato arrestato dagli uomini della squadra mobile del capoluogo euganeo, che grazie al suo telefonino hanno ricostruito una fitta rete di vendita di capi di abbigliamento rubati.
L’uomo era a bordo di una Opel Astra in via Guido Reni insieme ad altre tre persone tutte dell’Est, quando è stato notato dagli agenti che l’hanno riconosciuto. La vettura è stata pedinata fino a Camposampiero, dove è scattato il controllo. Effettivamente quello alla destra del guidatore era proprio il 31enne. Gli agenti hanno eseguito una verifica anche tra le foto del cellulare e si sono accorti che l’uomo si era scattato un selfie all’interno dell’ascensore di una palazzina di via Lippi che più volte gli agenti avevano tenuto sotto controllo e dove in passato erano intervenuti per problemi legati a questioni di droga. La successiva perquisizione ha permesso di scoprire nella stanza di Rotaru una serie di capi di abbigliamento di marche note tra cui Combipel, Benetton, Ovs, tutti nuovi e con il cartellino ancora attaccato. Il materiale era troppo abbondante per immaginare che fosse stato comprato direttamente dal pluri pregiudicato. Da una successiva verifica è emerso che si trattava di merce rubata dal centro commerciale Grand’Affi di Canove nel veronese dove i capi di tutte le taglie erano stati sottratti nei giorni scorsi. L’uomo ha ammesso di aver acquistato tutto da un connazionale alla cifra di 300 euro, a fronte di un valore complessivo di circa 1000 euro. Le ulteriori indagini hanno permesso di ricostruire il fiorente giro d’affari che il rumeno aveva messo in piedi, con tanto di clienti fedelissimi che gli scrivevano al suo numero di telefono.
Tramite Whatsapp l’uomo inviava le foto dei diversi vestiti con tanto di dettagli e li vendeva con un ribasso di circa il 50% rispetto al prezzo originale. Ora verranno eseguiti ulteriori approfondimenti per capire chi comprava l’abbigliamento. A quel punto sono scattate le manette: Rotaru è stato portato al carcere Due Palazzi di Padova con l’accusa di ricettazione.