Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Pd e M5S: «Tesoro sospeso» Bimbatti: decide il segretario
Chiesto il processo per il capo dei vigili urbani, bufera politica
Pd e M5S domandano con risolutezza un passo indietro a Giovanni Tesoro, dopo la richiesta di rinvio a giudizio con le ipotesi di peculato, abuso d’ufficio, falso. Una rivendicazione che le opposizioni avanzano, pur riconoscendo al comandante della polizia municipale la presunzione d’innocenza, con un approccio garantista sposato anche da Andrea Bimbatti. «Spetterà al segretario generale e non alla politica assumere le decisioni dovute, secondo le regole» sottolinea il vicesindaco.
Le indagini, ora concluse, erano partite da una lettera anonima arrivata nel marzo 2017 al segretario comunale di Rovigo, Maria Cristina Cavallari, che attaccava la gestione del comandante dei vigili urbani rodigini.
Tesoro era accusato di non aver vigilato con attenzione su alcuni suoi agenti, tre o forse quattro, accusati dall’anonimo di bere e dormire in servizio. Nei confronti del comandante, poi, l’accusa diretta è di aver adoperato l’auto di servizio per uso personale, per esempio per andare a corsi di formazione o al suo paese natale Rho (Milano).
La lettera anonima poi citava il possesso di una pistola Beretta calibro 7,65 detenuta da Tesoro senza la dovuta denuncia di cambio di residenza. Di fronte alla richiesta di chiarimenti del segretario comunale, il comandante aveva incaricato i suoi agenti di portare il documento in Procura innescando l’apertura del fascicolo. E da ieri l’inchiesta, con la richiesta di rinvio a giudizio della Procura, s’è allargata a un sottoposto di Tesoro, ma soprattutto all’ex capo delle Volanti a Rovigo, Michele Fioretto.
«Ipotesi pesanti — osserva Nadia Romeo, capogruppo Pd — Mi auguro Tesoro possa dimostrare estraneità. Ma ora servirebbe un’aspettativa. Chiederemo al sindaco cosa intenda fare: Tesoro è stato il suo braccio destro».
Ivaldo Vernelli, capogruppo M5S, ipotizza che la sospensione dal servizio fino a sei mesi possa essere dovuta. Una riflessione che Vernelli compie a partire dal Codice di comportamento aziendale del Comune, ma non solo. «Spero Tesoro si dimostri innocente — continua — L’ipotesi più grave, è il possesso irregolare di un’arma. Se fosse confermata, non si dimettesse lui, sarebbe da chiederne il licenziamento».
Trapela che gli uffici comunali starebbero valutando se spostare temporaneamente Tesoro ad altro incarico.