Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
L’imprenditore morto in Kenia La sorella: «Vittima della malaria»
Lendinara, chiarito il giallo sulla scomparsa di Alberto Andreasi
«Mio fratello Alberto è morto di malaria». A chiudere il mistero sul decesso avvenuto nei giorni scorsi in Kenya del lendinarese Alberto Andreasi, ex concessionario di motociclette Kawasaki a Rovigo, è la sorella Daniela che insegna Inglese in una scuola media a San Lazzaro di Savena (Bologna).
Cala quindi il sipario sulle cause della morte del polesano, andato in Africa circa un anno fa dopo aver lasciato l’attività imprenditoriale per cambiare vita. Il polesano, originario di Lendinara, è morto all’età di 53 anni in Kenya. Trova conferma, quindi, una delle tante ricostruzioni arrivate dalla nazione africana sulla morte di Andreasi, attorno alla quale s’era parlato anche di avvelenamento.
Il lendinarese avrebbe lasciato l’Europa per trasferirsi in Ruanda, aprendo un allevamento di animali. L’attività intrapresa dal polesano però non era andata secondo le aspettative.
In Polesine erano arrivate notizie di minacce e intimidazioni ad Andreasi, compresa una rapina. Ormai esausto il 53enne — sempre secondo questa ricostruzione — era pronto a mollare tutto ed a rientrare in Italia entro l’ estate. Poi la malattia, il ricovero in ospedale a Mombasa in Kenya e il decesso.
Andreasi aveva ereditato dai genitori, ora defunti, una rivendita di mezzi agricoli a Lendinara. L’attività non aveva soddisfatto le aspettative e, complice anche una passione per le moto, Andreasi aveva investito i suoi averi aprendo una concessionaria Kawasaki in periferia a Rovigo.