Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
CittA, attacco al Frosinone
Finale dei playoff appesa a una vittoria. Venturato non cambia: tutti avanti
La forza delle idee, CITTADELLA di un gioco propositivo e di un attacco che segna a raffica con tanti interpreti diversi. Se la giocherà così il Cittadella dei miracoli, che stasera allo Stirpe busserà alle porte del paradiso cercando con una spallata di dare l’ultimo dispiacere stagionale al Frosinone. Roberto Venturato se la giocherà senza paura, con gli 11 gol di Kouamé e l’imprevedibilità di un giocatore che sfugge agli schemi e che può spaccare le partite, con gli otto di Schenetti candidato a partire titolare per sostituire Settembrini assieme a Lucas Chiaretti (4), senza dimenticare Bartolomei (5+2 al Bari nel primo turno dei playoff), Iori (9 reti) e persino il difensore Salvi (5).
Tante frecce da scagliare dall’arco di un allenatore che magari dietro concederà qualcosa (peraltro a uno degli attacchi mitraglia della categoria con ben 65 gol messi a segno), ma che ha sempre dimostrato una filosofia vincente oltre ogni ragionevole dubbio. Quella filosofia che ha attirato la calamita del Verona, di cui potrebbe diventare l’allenatore nella prossima stagione se il dg Stefano Marchetti accettasse il corteggiamento insistente del numero uno dell’Hellas Maurizio Setti. In riva all’Adige giurano che l’offensiva andrà a buon fine se il Cittadella non verrà promosso, ma adesso tutti i pensieri sono per Frosinone. E basta. E per una partita in cui ci sarà un solo risultato a disposizione, la vittoria.
Non ci saranno supplementari come nel primo turno e, in caso di parità al termine dei novanta regolamentari, sarà il Frosinone a staccare il pass per la finalissima: «Ci stiamo giocando la Serie A – chiarisce Venturato prima della partenza per Roma – abbiamo un solo risultato a disposizione, ma ci proveremo. Non so come giocherà il Frosinone, ha cambiato talmente tante volte modulo e schieramento che ormai non le conto più. Noi dovremo pensare a fare la nostra partita, sappiamo che servirà quasi una prestazione perfetta, ma siamo pronti e determinati. Siamo convinti di potercela giocare». Poi difende Alfonso, finito dietro la lavagna dopo le prestazioni tutt’altro che irreprensibili contro Bari e Frosinone: «Ma mercoledì non ha fatto grossi errori – evidenzia il tecnico – anzi secondo me ha fatto una parata molto importante che ci ha tenuto in partita». Ci sarà ancora lui fa i pali, mentre davanti riecco Vido accanto a Kouamé che, nonostante due partite giocate in pochi giorni, quasi sicuramente disputerà da titolare pure la terza nonostante la forte concorrenza di Arrighini.
«Fisicamente stiamo bene – chiude l’allenatore – non abbiamo forzato più di tanto il ritmo, perché in questi casi è importante recuperare il prima possibile. Domani (oggi, ndr) faremo una passeggiata nel corso della mattinata, perché giocheremo alle 21 e abbiamo tutta la giornata di fronte a noi». Due i pullman granata che partiranno per Frosinone. Una quarantina i tifosi che sognano l’impresa storica. Come le undici vittorie fuori casa in regular season. Dovessero ripetersi oggi, sarebbe finalissima per la Serie A. Un sogno, appunto. Ma che potrebbe diventare realtà.