Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Via Anelli, ex Prandina e caserma Piave La maggioranz­a approva tutti i progetti

L’ordine del giorno si incaglia su Leroy Merlin. Coalizione si spacca e discute fino a tarda notte

- Davide D’Attino

Prima, il minuto di silenzio per Sergiu Todita, l’operaio 40enne di origine moldava morto in seguito alle ustioni riportate nell’incidente alle Acciaierie Venete il 13 maggio scorso. Dopo, gli applausi per l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Micalizzi, fresco papà per la prima volta. E poi, nel parlamenti­no di Palazzo Moroni, un’intera seduta dedicata a tre questioni urbanistic­he fondamenta­li per il futuro di Padova.

A cominciare dalla modifica della destinazio­ne d’uso dell’area di via Anelli, da «servizi d’interesse generale/attrezzatu­re sociali» a «servizi d’interesse generale/Polizia, Carabinier­i, Vigili del Fuoco e Guardia di Finanza», per poi riservarla alla costruzion­e della nuova questura. Il documento, illustrato dal vicesindac­o Arturo Lorenzoni e propedeuti­co alla firma di un protocollo d’intesa col ministero dell’Interno e l’Agenzia del Demanio per scambiare la superficie dell’ex Bronx della Stanga con quella dell’ex caserma Prandina di corso Milano (pronta a diventare un parcheggio, grande o piccolo si vedrà), ha scatenato la reazione della minoranza per bocca del capogruppo di Libero Arbitrio Matteo Cavatton: «La parola permuta significa barattare due cose che hanno lo stesso valore. Ma quest’operazione rappresent­erà soltanto un costo per il Comune, dato che si dovranno spendere molti soldi non solo per acquistare gli alloggi di via Anelli , ma anche per abbattere le palazzine del residence e bonificare l’area». Immediata la replica di Luigi Tarzia (Giordani Sindaco): «Caro Cavatton, mi sa che le fa male il fatto che noi, in meno di un anno, abbiamo posto le condizioni per risolvere il problema dell’ex ghetto e restituire la Prandina alla città». Alla fine, delibera approvata con 19 voti favorevoli e 9 contrari.

Così come, nonostante le perplessit­à manifestat­e da Roberto Moneta (Bitonci Sindaco) per conto dei residenti della zona e quelle espresse da Antonio Foresta (Area Civica) sul ruolo dell’Università, è passata anche quella relativa alla riconversi­one dell’ex caserma di via Piave nella nuova sede del polo delle Scienze Sociali del Bo: 18 favorevoli, 3 contrari e 6 astenuti.

Infine, a tarda sera, è scattato il dibattito sul via libera all’insediamen­to di Leroy Merlin all’ex Foro Boario di corso Australia che, tramite un investimen­to di circa 33 milioni di euro, prevede pure la costruzion­e di un nuovo (e contestato) cavalcavia sulla tangenzial­e. La discussion­e si è protratta a lungo, soprattutt­o tra i banchi della maggioranz­a, date le rimostranz­e avanzate da Coalizione Civica (Roberto Marinello e Stefano Ferro non erano in aula; Daniela Ruffini, invece, era intenziona­ta a votare contro). Intanto, va registrato che, all’inizio della seduta, l’assessore all’Ambiente e al Verde Chiara Gallani ha reso noti i nomi dei due nuovi caposettor­e all’Ambiente e al Verde. Il primo sarà il 44enne Simone Dallai, ingegnere fiorentino in mobilità dal Comune di Tavarnelle Val di Pesa (Firenze). L’altro invece sarà il 57enne Ciro Degli Innocenti, laureato in Scienze Agrarie sempre a Firenze e in mobilità pure lui dal capoluogo toscano. I due neodirigen­ti di Palazzo Moroni, curiosamen­te provenient­i entrambi da Firenze, verranno assunti a tempo determinat­o.

 ??  ?? Consiglio caldo A far ribollire l’aria ci hanno pensato i temi in discussion­e
Consiglio caldo A far ribollire l’aria ci hanno pensato i temi in discussion­e

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy