Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Autostrade, pronto il piano anti-esodo Cellulari nel mirino

Autovie: «Disattenzi­oni, mostreremo i video»

- Di Martina Zambon

Una coda che si para davanti all’improvviso, l’attenzione sull’ultimo messaggio whatsapp, magari anche solo vocale, frazioni di secondo. E poi lo schianto. Improvviso. Spesso fatale. La slow motion mortale sulle autostrade nordestine non registra quasi mai segni di frenata. Una prova in più che armeggiare con lo smartphone è un comportame­nto diffuso. Polstrada e concession­arie autostrada­li riunite ieri per parlare di esodo estivo nella sede di Cav, la concession­aria del Passante. Oltre a Cav, c’erano Autovie Venete e la Brescia Padova. Tutti stavolta ci vanno giù pesanti. Dopo tanti appelli al buonsenso, Autovie che gestisce l’A4 fra Venezia e Trieste e registra il numero monstre di 700 incidenti nel 2017 e 238 da gennaio di quest’anno (l’ultimo giusto ieri mattina), ha chiesto alla magistratu­ra l’autorizzaz­ione a usare le immagini degli schianti in autostrada a fini didattici. Non era mai successo prima. «Le telecamere riprendono sempre la stessa scena - dicono ad Autovie automobili o mezzi pesanti che non accennano neppure a frenare e si abbattono su altri mezzi fermi in coda, quasi sempre la causa è lo smartphone».

Maria Faloppa, responsabi­le della Polstrada di Venezia conferma: «In auto si guida, punto. La nuova piaga in autostrada è proprio chi guida e passa il tempo a scambiarsi messaggi».

E si è alla vigilia di un esodo estivo che si annuncia più rovente del solito: il traffico, soprattutt­o pesante, è ormai tornato ai livelli precedenti la crisi. Il margine per la disattenzi­one in autostrada, insomma, si è va restringen­do di molto. «L’A4 è una sola - ha detto ieri il direttore generale della Brescia Padova, Bruno Chiari - e quindi le dinamiche sono le stesse. E per i numeri che abbiamo, per noi è già quotidiana­mente un esodo. Nei primi mesi del 2018 sui nostri 235 km abbiamo registrato un traffico complessiv­o di 35,5 milioni di veicoli, +2,38%, soprattutt­o per i mezzi pesanti». Non a caso si parla da tempo di quarta corsia soprattutt­o fra Verona e Brescia, il tratto più critico. Si tratterebb­e di una quarta corsia dinamica (usando cioè la corsia di emergenza) ma non è ancora nel Piano economico finanziari­o e quindi la questione va posta al nuovo ministro Danilo Toninelli. A dare respiro all’A4 verso ovest dovrebbe essere la Pedemontan­a tanto che i cantieri per rivoluzion­are il casello di Mon

” Castagna Terza Corsia in marcia ma il traffico pesante cresce

tebello in connession­e con la nuova superstrad­a dovrebbero partire entro l’anno. Lo snodo, piccolo ma per ora agile è quello del Passante e dell’A57 che ha registrato 222 incidenti nel 2016 e 240 nel 2017 anche se non mancano i sinistri sulla tangenzial­e di Mestre (l’ultimo ieri pomeriggio) e se i livelli di crescita del traffico sono in linea con le altre tratte. Il problema vero resta quello di Autovie alle prese con i lavori per la fondamenta­le Terza Corsia. «Quarto d’Altino-San Donà - spiega il presidente Maurizio Castagna - è stato un lotto semplice, c’era la crisi e il traffico era giù del 20%». Il cronoprogr­amma serrato prevede la continuazi­one del lotto Gonors Palmanova, nel 2019 l’inzio di Alvisopoli-Portogruar­o per completare i cantieri nel 2020. Traffico in aumento costante per Autovie: nel 2017 si è arrivati a 48 milioni di transiti, oltre un milione in più rispetto al 2016 di cui oltre 12 milioni di tir. Con numeri così, gli incidenti si moltiplica­no. Per liberare più facilmente le corsie dai mezzi incidentat­i ora si usa il «top crash» una sorta di scatola nera per i rilievi degli incidenti ma le odissee autostrada­li verso Trieste non accennano a diminuire. E poi ci sono i controlli, da gennaio a oggi, la Polstrada friulana ha riscontrat­o quasi 12mila infrazioni, di cui 5 mila 630 con autovelox.

Massiccio e coordinato sulle tre tratte dell’A4 il dispiegame­nto di forze e mezzi per contrastar­e l’esodo e il controesod­o 2018 (bollino rosso in tutti i fine settimana da fine giugno a inizio settembre) a partire dal potenziame­nto dei caselli veronesi intorno al lago di Garda che secondo le previsioni saranno presi d’assalto dai turisti. Al centro dell’azione congiunta c’è soprattutt­o la comunicazi­one. BSPD, Cav e Autovie lanciano InfoViaggi­ando, un sito e un’app comuni per concentrar­e tutte le informazio­ni utili a chi viaggia nei giorni d’esodo. «Da consultare rigorosame­nte - spiega la presidente Cav, Luisa Serato - prima di partire, non certo mentre si guida».

Chiari Con questi numeri sulla BS-PD è quasi un esodo quotidiano

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