Grenfell Tower un anno dopo, messa e concerto

Sono volate a Londra le famiglie di Marco Gottardi e Gloria Trevisan, i due fidanzati rispettivamente di San Stino di Livenza (Venezia) e Camposampiero nella notte tra il 13 e il 14 giugno 2017 morti nell’incendio della Grenfell Tower di Notting Hill, dove abitavano. Ieri mattina i genitori hanno partecipato alla messa celebrata in suffragio delle 72 vittime della tragedia e alla sera hanno presenziato al concerto «Per Gloria e Marco» promosso dallo studio di architettura «Peregrine Bryant» per cui lavorava Gloria. Alle 12 di oggi invece sarà osservato un minuto di silenzio in tutti gli edifici del governo, dopo che la premier Theresa May ha chiesto scusa: «Lo Stato non è riuscito ad aiutare le persone quando ne avevano più bisogno. Come primo ministro mi scuso di questo fallimento».

Intanto l’avvocato Maria Cristina Sandrin, avvocato della famiglia Trevisan, fa su e giù da Londra per i risvolti penali del dramma. A capo di sette tra avvocati e consulenti all’opera per chiarire la dinamica del rogo partito probabilmente dal frigorifero di un appartamento al quarto piano della torre, Sandrin rivela che le ultime, disperate telefonate indirizzate da Gloria ai genitori hanno rivelato un particolare sconcertante: molti residenti nella Grenfell invece di scappare fuori sono andati verso il tetto. Il motivo? I vigili del fuoco avevano consigliato a tutti di restare in casa e aspettare i soccorsi e allora 47 di loro hanno cercato di rifugiarsi sul tetto in attesa degli elicotteri. Ma non ci sono mai arrivati perchè, come ha spiegato la giovane padovana alla mamma Emanuela Disarò, l’accesso era bloccato da un cancelletto chiuso a chiave.

Stamattina Maria Cristina Sandrin sarà ospite a «Uno Mattina» e spiegherà gli ultimi risvolti di questa terribile vicenda. Tra cui la scarsa qualità del materiale di rivestimento della torre e il suo montaggio, che hanno trasformato la Grenfell Tower in una torcia.