Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Barbierato e Cavallari solitari Sfida senza apparentamenti
Il ballottaggio ad Adria. Porto Tolle, Bellan incerto sul riconteggio dei voti
Nessun apparentamento. Orientamento comune dei due sfidanti al ballottaggio per la fascia di sindaco ad Adria, Omar Barbierato e Lamberto Cavallari. Un derby tra 8 liste, la maggior parte civiche, di area di sinistra-centrosinistra che andrà in scena domenica 24 giugno. Entrambi i ballottanti, dopo essersi consultati con i componenti delle loro liste, hanno bocciato l’ipotesi di apparentamenti, almeno ufficiali. Alleanze post-primo turno che vanno firmate e presentate entro le 12 di domenica. Fino ad allora, però, non si escludono cambi d’idea.
«Andremo avanti con le nostre forze e i nostri alleati, ancora una volta, saranno i cittadini — dichiara Omar Barbierato — Non abbiamo nessun accordo o appoggio di partiti, siamo liberi di poter progettare con tutti quelli che vogliono impegnarsi per il Bene Comune. Vogliamo onorare la volontà degli adriesi che, il 10 giugno, hanno espresso con chiarezza la loro necessità di cambiamento». Barbierato è stato il candidato sindaco più votato, col 33,79 per cento dei consensi, pari a 3.194 voti. Per lui tre civiche: la sua «Impegno per il bene comune», «Siamo Adria» e «Adria Civica».
Nessun apparentamento al ballottaggio anche per Lamberto Cavallari, secondo classificato domenica con 2.590 voti pari al 27,4 per cento. «Il fatto di essere attrattivi nei confronti dell’elettorato moderato — spiega Cavallari — anche di centrodestra, perché capaci di dialogare, non deve farci vedere come l’Arca di Noè dove tutti possono salire per evitare il Diluvio universale. Accordi già siglati e non palesati non mi appartengono».
Cavallari ha a suo sostegno cinque liste, di cui una del Pd e altre quattro civiche tra le quali spicca anche la «Bobo sindaco» con capolista l’ex primo cittadino Massimo Barbujani, caduto in febbraio, per l’implosione del centrodestra e iniziativa dei Dem ora alleati.
Intanto a Porto Tolle, dopo le elezioni comunali di domenica scorsa, ancora subbuglio. Incerto il ricorso al Tar (Tribunale amministrativo regionale) per l’esito delle Comunali. Claudio Bellan, ex sindaco del Pd sconfitto per soli 5 voti alle elezioni comunali di domenica da Robert Pizzoli (civico di centrodestra), non nasconde il rammarico, ma difende il proprio operato. «Faccio fatica a trovare motivazioni serie per questo risultato — chiosa Bellan — La politica populista che sta invadendo l’Italia e non solo ha influito molto».
Considerate le pochissime preferenze che dividono Bellan dallo sfidante e neosindaco Roberto Pizzoli, era circolata l’idea di chiedere al Tar un nuovo conteggio delle schede elettorali. «Deciderò con la mia squadra nei prossimi giorni» assicura Bellan che preferisce prima un’analisi del voto più cauta e ragionata. Intanto il primo nuovo consiglio comunale convocato il 22 giugno.
A Trecenta il sindaco confermato Antonio Laruccia svela la giunta: Matteo Tegazzini vicesindaco con deleghe a Bilancio e Agricoltura; a Simone Melotti Cultura e Istruzione; a Matteo Melotti Controllo del programma; a Roberta Franco Sanità e Sociale; ad Alessandra Falcone Politiche giovanili; a Ermanno Giacomella Commercio e Lavori pubblici; a Daniela Brusco Turismo e Pari opportunità; a Simona Bisaglia Ambiente e Sport.
La giunta a Trecenta Il primo cittadino confermato Laruccia vara la nuova squadra: Tegazzini vicesindaco