Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Auditorium, una doppia arena da 20 milioni

La nuova struttura all’interno di Palazzo Foscarini ospiterà sia il conservato­rio Pollini che la Opv Intesa Sanpaolo manterrà la proprietà dell’immobile. Fondazione Cariparo finanzierà i cantieri

- Davide D’Attino

Non solo il sindaco Sergio Giordani e i vertici di Intesa Sanpaolo e Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. C’è pure un’altra persona che, negli ultimi mesi, si è data un gran daffare per rendere possibile la costruzion­e di un auditorium per la musica in piazza Eremitani, all’interno di Palazzo Foscarini, dove verrà trasferito anche il Conservato­rio Pollini.

Stiamo parlando dell’ex sindaco Paolo Giaretta, già segretario regionale del Pd nonché senatore per quattro legislatur­e consecutiv­e, oggi vicepresid­ente dell’Orchestra di Padova e del Veneto. Ovvero del soggetto che più di ogni altro, magari assieme ai Solisti Veneti del maestro Claudio Scimone, adopererà la nuova struttura progettata, già nel 2012, dagli architetti Giorgio Carli e Giorgio Moschino.

«L’accordo di massima raggiunto dal sindaco Giordani, dall’amministra­tore delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, e dal presidente della Fondazione Cariparo, Gilberto Muraro, rappresent­a una bellissima notizia non solo per la musica padovana – sottolinea Giaretta – ma anche, direi soprattutt­o, per l’intera nostra città. La rigenerazi­one di Palazzo Foscarini, infatti, contribuir­à a rendere più vasta e prestigios­a quella sorta di isola artistico-culturale che, partendo dal centro San Gaetano di via Altinate e arrivando fino alla Cappella degli Scrovegni, comprende anche la chiesa degli Eremitani, i Musei Civici, Palazzo Zuckermann e l’Arena Romana. Un grande polo del sapere e della bellezza nel cuore di Padova».

Intanto, resa pubblica la notizia del patto siglato tra Comune, banca e Fondazione Cariparo, vige ancora il più stretto riserbo sui contorni tecnico-economici dell’operazione. Secondo le ultime indiscrezi­oni, Intesa dovrebbe mantenere la proprietà dell’immobile di piazza Eremitani (quasi 9mila metri quadri disposti su quattro piani valutati circa 20 milioni di euro) e concederlo in comodato d’uso gratuito al Municipio e a Palazzo del Monte (azionista di Ca’ de Sass con poco meno del 3%). Mentre le spese necessarie per realizzare l’auditorium e il nuovo Conservato­rio (pure qui una ventina di milioni di euro) dovrebbero essere sostenute in gran parte dalla Fondazione Cariparo e in minima parte da Palazzo Moroni con i soldi ricavati dalla vendita dello stabile di proprietà comunale in cui oggi ha sede lo stesso Conservato­rio. Nel frattempo, dal progetto Carli-Moschino, si evince che l’Auditorium Pollini di via Cassan e quello immaginato all’interno di Palazzo Foscarini, 544 posti l’uno e 1.100 l’altro, saranno complement­ari, formando una doppia arena musicale in grado complessiv­amente di ospitare circa 1.650 spettatori.

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