Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Il campo da golf del Lido e l’idea di Henry Ford
La storia Il green veneziano compie 90 anni: tutto iniziò da un reclamo dell’imprenditore americano che scelse il luogo assieme al conte Volpi Gli ospiti illustri da Elsa Maxwell a Wallis Simpson. L’incontro Mussolini-Hitler
Lido di Venezia, estate 1926: non può cominciare peggio un afoso giorno d’estate per il receptionist dell’Hotel Excelsior. C’è davanti al bancone un cliente americano vestito da golf, con tanto di sacca e bastoni, che continua a chiedere di essere accompagnato ad un circolo per dedicarsi al suo sport preferito. Vagli a spiegare che a Venezia non esiste alcun campo da golf… Nemmeno il direttore riesce a placare la rabbia del giocatore deluso che ora chiede a gran voce di parlare con il responsabile della Ciga, la società proprietaria del lussuoso albergo. Lo accontentano subito perché quell’uomo non è un turista qualsiasi: si chiama Henry Ford, il fondatore dell’omonima casa automobilistica ed è ad oggi, 2018, la nona persona più ricca della storia. Anche l’elegante signore della Ciga che accorre non è figura di poco conto: Giuseppe Volpi è l’imprenditore veneziano più in vista della città, l’inventore di Porto Marghera e molto altro.
Volpi prende a braccetto Ford invitandolo con un perfetto inglese (nella vita si esprime quasi sempre solo in veneziano, ma parla quattro lingue) a fare un giro per l’isola alla ricerca di un luogo adatto ad ospitare un campo da golf. Ci avrebbe pensato poi lui a tutto. Quando i due raggiungono l’estremità sud del Lido, nei pressi del Forte Alberoni, un manufatto veneziano rimodernato dagli austriaci nell’Ottocento, circondato da dune e pini, perfetto per ospitare la Club House, la scelta è compiuta e definitiva.
Volpi per avviare i lavori si avvale della consulenza di un divo del golf, lo scozzese Bobby Cruickshank. Nel 1928 nasce ufficialmente il Circolo Golf Venezia. Nel 1930 abbiamo l’inaugurazione del campo, con il meglio del patriziato veneziano impegnato per una settimana in balli e brindisi. Saranno proprio i rappresentanti delle famiglie più antiche e blasonate della città a garantire l’esclusività del Circolo, come si evince anche scorrendo la lista dei presidenti succeduti a Volpi, dove non mancano i cognomi dogali: Revedin, Cicogna, Marcello, Foscari. Tra i suoi primi celebri frequentatori ricordiamo Elsa Maxwell, la giornalista statunitense indiscussa regina della vita mondana di quegli anni, che riteneva il club veneziano un richiamo fondamentale per il turismo d’elite soprattutto maschile, dato che le donne già giungevano in massa in laguna «per assaporare la romantica atmosfera di Byron, Shelley e Browning».
Tornando a Volpi, sarà lui a portare il nome del Circolo Golf Venezia persino alla ribalta della politica internazionale. Nel 1934 organizza a Venezia il primo incontro tra Benito Mussolini ed Adolf Hitler con il vero scopo di ostentare al Duce i suoi successi. Lo fa infatti soggiornare a Villa Pisani di Stra, obbligandolo così a giungere in città attraversando Porto Marghera. Hitler invece è alloggiato al Grand Hotel (l’attuale Palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto), ovviamente posseduto dalla Ciga. Mussolini nell’occasione interpreta il ruolo del maestro, Hitler dell’allievo. Il primo in privato irride il secondo per via dell’impermeabile di bassa fattura definendolo «l’idraulico in Mackintosh». I due hanno l’incontro ufficiale proprio al Circolo del Golf. Mussolini, che si presenta al ricevimento che segue al colloquio con un cappello da jacket-man, conquista contesse e contessine con la sua parlantina, Hitler se ne sta isolato in disparte, imbarazzato, desideroso di tornare il prima possibile a Berlino.
Da allora tanti personaggi illustri hanno calpestato i links del Lido: dalla regina Maria di Romania, al Duca di Windsor con l’amata Wallis Simpson, da Henry Cotton ad attori, politici e campioni. A compiere 90 anni non è quindi solo uno dei più bei campi da golf d’Italia ma un importante palcoscenico della recente storia veneziana.