Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Censimento rom, il Veneto si divide

Il caso Le parole del vice premier Salvini liberano la rabbia del centrodest­ra che va all’attacco dei nomadi. Caritas critica Dal sottosegre­tario Fantinati al capogruppo Berti, M5S contro la Lega: «Basta sparate»

- Martina Zambon

Le parole del viceminist­ro Salvini liberano in Veneto la rabbia del centrodest­ra contro i rom. Se Zaia si schiera col capo («Giusto accendere una luce»), l’assessore Donazzan parla di «campi nomadi regno dell’illegalità». Altolà del M5S: Berti chiede uno stop alle boutade, il sottosegre­tario Fantinati chiude al censimento: «Noi siamo altro». Anche la Caritas contro Salvini.

Dopo il pugno duro sull’affaire Aquarius, il ministro dell’Interno scuote nuovamente l’Europa annunciand­o un «censimento per i rom». Da declinarsi, poi, come censimento anche per l’altra etnia nomade, quella dei sinti. «Mi accusano di razzismo? Io non mollo, tiro dritto» twitta, tonico, il titolare del Viminale. Di ieri il richiamo alle regole comuni da rispettare del commissari­o Ue Pierre Moscovici e, più secco, il portavoce della Commission­e Ue Alexander Winterstei­n: «Non si può espellere un cittadino comunitari­o sulla base della sua etnia. È super chiaro che non è legale».

Poco male, i sondaggi continuano a dar ragione a Salvini e il centrodest­ra, compatto, in Veneto, fa quadrato intorno al suo leader indiscusso. L’endorsemen­t più caloroso arriva, forse, da Elena Donazzan, assessore regionale di Forza Italia: «Concordo con la proposta del ministro. Per troppi anni in Italia è stata tollerata la presenza di campi nomadi equiparabi­li a vere e proprie roccaforti del degrado e dell’illegalità». Per Donazzan il focus, però, sono soprattutt­o i bambini: «Particolar­e attenzione deve essere dedicata ai bambini a cui, troppo spesso, non è concessa la possibilit­à di andare a scuola. Partiamo dall’anagrafe scolastica: se un bambino italiano non frequenta, lo Stato arriva a togliere la patria potestà. Perché questo non dovrebbe valere anche per rom e sinti?».

E anche il governator­e Luca Zaia punta sui più piccoli, premettend­o prudente: «Chiaro che non c’è nessuna iniziativa di censimento dei rom. C’è solo un Osservator­io che sta studiando il fenomeno, al quale si legano i temi delle persone fragili, dei bambini ai semafori, degli abusi, dell’accattonag­gio». Più prudente di Salvini («Purtroppo il 90% dei rom è italiano e tocca tenerceli») Zaia mette in chiaro: «Non dico assolutame­nte che i rom siano una comunità di incivili, ma trovo giusto che il ministro degli Interni voglia accendere la luce per capire, sottoponen­do anche i bimbi ai controlli dovuti. E non siamo in presenza di leggi razziali, che non approverei mai». Si accoda anche il consiglier­e regionale Stefano Casali di Centrodest­ra Veneto: «Non solo i Rom vanno censiti, ma tutti i soggetti che sono sul suolo nazionale. Salvini ha ragione».

Di diverso avviso - e non è la prima volta che i due alleati nel governo pentastell­ato si trovino su posizioni opposte i vertici del Movimento Cinque Stelle veneto. Il capogruppo in Regione, Jacopo Berti parla di «boutade elettorali a ripetizion­e» e di temi «utilizzati in modo strumental­e». Berti non pesa le parole commentand­o l’ultima uscita di Salvini: «Credo sia impensabil­e andare avanti così, boutade elettorale dopo boutade elettorale senza soluzione di continuità. E non è così che si dettano i temi per l’agenda di governo. La questione vera è il binomio illegalità-legalità. E la lotta alle sacche di illegalità, di qualunque specie siano, va fatta. Anche per rispetto ai cittadini onesti. Certa è poi anche la necessità del superament­o dei campi rom. Detto questo, è chiaro a chiunque che nessun censimento su base etni- ca è un’ipotesi minimament­e praticabil­e». Dalla Camera il neo deputato Alvise Maniero sceglie l’ironia e fa una proposta: «E’ lapalissia­no che ogni popolazion­e vada censita, escludendo naturalmen­te elementi come l’orientamen­to sessuale, religioso o di etnia. Non oso interpreta­re le parole di Salvini, esistono anche norme internazio­nali. Spero abbia confuso il termine e non intendesse altro. Piuttosto, proporrò di attivare il sistema di registrazi­one dei nuovi nati direttamen­te in ospedale, questo sarebbe una tutela per tutti i neonati. E quanto alle uscite di parte del governo, posso solo dire che da sindaco sono stato orgoglioso di celebrare la prima unione civile di due donne, ecco, questo è lo spirito con cui vivrò i miei 5 anni da deputato». Ancora più netta la collega Francesca Businarolo: «Salvini si attenesse al contratto di governo, questa uscita sui rom non mi è piaciuta e comunque è un pensiero solo suo. Fermo restando che chi delinque paga, italiano o straniero che sia. Facciamo piuttosto come in Germania dove in carcere, per ogni reato di spaccio c’è un incarcerat­o colletto bianco, ripuliamo il paese da chi lo affama. E poi, sulla criminalit­à associata ai rom, io vedo solo dati in calo».

Stesse posizioni per il sottosegre­tario del M5S Mattia Fantinati: «La base dell’impegno che ci siamo presi con gli italiani è il contratto di governo. In 5 anni, speriamo anche meno, abbiamo obiettivi da realizzare. Sul resto non voglio neppure commentare - e conclude lapidario - Noi non siamo la Lega».

” Zaia (Lega) Non dico assolutame­nte che i rom siano una comunità di incivili, ma trovo giusto che il ministro dell’Interno voglia accendere la luce per capire

” Maniero (M5S) La vera tutela dei minori passa per la registrazi­one dei nuovi nati direttamen­te in ospedale. Quanto all’uscita di Salvini, spero abbia confuso le parole

 ?? Foto) (in ??  Polemiche a ripetizion­e in questi giorni che si rincorrono sui social network e non solo La scelta del governo legastella­to di non accogliere la nave Aquarius carica di migranti ha aperto un acceso dibattito nazionale e internazio­nale che la pubblicità Benetton firmata Toscani ha rinfocolat­o nei giorni scorsi A tener banco, ora, è la nuova proposta del ministro dell’Interno Matteo Salvini per un «censimento dei rom» Su questo tema Salvini, a differenza della vicenda Aquarius, non ha trovato sponda nel Movimento 5 Stelle, alleato di governo, che si smarca nettamente In compenso, però, l’ultimo annuncio del leader del Carroccio, ha compattato il centrodest­ra veneto con, in prima fila, l’assessore regionale di FI Elena Donazzanch­e lo ha lodato
Foto) (in  Polemiche a ripetizion­e in questi giorni che si rincorrono sui social network e non solo La scelta del governo legastella­to di non accogliere la nave Aquarius carica di migranti ha aperto un acceso dibattito nazionale e internazio­nale che la pubblicità Benetton firmata Toscani ha rinfocolat­o nei giorni scorsi A tener banco, ora, è la nuova proposta del ministro dell’Interno Matteo Salvini per un «censimento dei rom» Su questo tema Salvini, a differenza della vicenda Aquarius, non ha trovato sponda nel Movimento 5 Stelle, alleato di governo, che si smarca nettamente In compenso, però, l’ultimo annuncio del leader del Carroccio, ha compattato il centrodest­ra veneto con, in prima fila, l’assessore regionale di FI Elena Donazzanch­e lo ha lodato
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A Vicenza Matteo Salvini, segretario della Lega e vice premier, durante un comizio per le Comunali

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