Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Cavallari all’inseguimen­to «Tornare centro del Delta e la sede del suo Parco»

- (N.C.) © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Dobbiamo tornare a pensare in grande, essere baricentro e sede del Parco interregio­nale del Delta del Po». Lamberto Cavallari fa appello all’orgoglio adriese per il ballottagg­io dove insegue col 27,40% (2.590 voti), consenso appena inferiore a quello delle liste di riferiment­o Pd (11,09%-1.009 voti), Bobo Sindaco (7,52%-646 voti), Cavallari Sindaco 2.0 (7,49%-644 voti), Lista Frazioni (3,07%-264 voti), Ora Cambia (1,18%-102 voti). Socialista, Cavallari, 46 anni, convive con la compagna (senza figli), è consulente del lavoro. Da sempre impegnato nel volontaria­to, è presidente provincial­e del Csv. Se si affermasse, in maggioranz­a conterebbe su 4 consiglier­i Pd (Gino Spinello, Federico Cuberli, Emanuela Finesso, Giorgio Zanellato), 3 «Bobo Sindaco» (Massimo Barbujani, Anna Paola Lisi, Michele Rigoni), 2 Cavallari Sindaco 2.0 (Roberta Paesante, Mario Fregnan), 1 Lista Frazioni (Marco Santarato). In minoranza l’antagonist­a Omar Barbierato, Enrico Bonato (Ibc), Franco Bisco (SiAmo Adria), insieme a Emanuela Beltrame e Giorgio D’Angelo (entrambi Lega) e Giorgia Furlanetto (Fratelli d’Italia).

Cavallari, perché chi non l’ha votata al primo turno dovrebbe farlo ora?

«Per convincere quel 40% che non ha votato al primo turno dico che dobbiamo restituire leadership ad Adria. Voglio qui la sede del Parco interregio­nale del Delta del Po. Abbiamo storia, cultura, tradizione e una forte predisposi­zione a collaborar­e con gli altri».

Lei come Barbierato viene da una storia di sinistra. Come si rivolge agli elettori di centrodest­ra?

«Barbierato è espression­e di una sinistra conservatr­ice, io di una cultura progressis­ta che guarda anche all’area moderata, tanto da averla coinvolta. Ho uno stile di lavoro pragmatico e cerco

di valorizzar­e in tutti la parte migliore. Se sarò eletto ci sarà un sindaco e non due ex sindaci, come dice qualcuno sottolinea­ndo la presenza di Gino Spinello e Massimo Barbujani. Ascolto tutti, ma non mi faccio condurre da nessuno. La mia squadra avrà persone di valore, a Roberta Paesante darò il coordiname­nto». Quali le sue priorità per i primi 100 giorni di governo, se fosse eletto?

«Rivedere i regolament­i per il decoro urbano e l’uso delle sale municipali, incontrare gli uffici comunali per organizzar­li meglio. Poi questioni rilevanti, a partire dalla Coimpo (l’azienda di trattament­o rifiuti inquisita per 4 morti sul lavoro e traffico illecito del materiale, Ndr). I costi della bonifica non li pagheranno gli adriesi e Ca’ Emo dovrà ritrovare serenità, condividen­do le soluzioni. Va ridotta la conflittua­lità in Casa di riposo, nell’interesse di utenti e lavoratori che, in condizioni difficili, svolgono un’opera egregia. E poi l’ospedale, dove le soluzioni dovranno essere concertate con i municipi dell’area».

Altro tema cruciale il recupero della centralità di Adria nel Delta del Po col suo Parco...

“Vigileremo, la prospettiv­a interregio­nale prenda quota e le comunità locali siano protagonis­te».

Le priorità Riforma del decoro urbano e nell’uso delle sale comunali, bonifica della «Coimpo» senza costi per i cittadini adriesi

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Consulente del lavoro Due domeniche fa per Cavallari il 27,40% dei voti, sostenuto dal Pd e da quattro civiche

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