Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Se il restauro della Specola è «spaziale»
L’affresco ricostruito con l’algoritmo con cui si rappresenta l’universo
Un tuffo nel passato, fino ai tempi in qui a Padova dominavano i Carraresi, tra pavimenti in cotto, tendaggi alle finestre e decine di pappagalli sulle pareti.
E’ quanto potrà fare chi visiterà la Specola grazie ai visori di realtà aumentata realizzati dai tecnici dell’Osservatorio astronomico. La stanza che oggi ospita l’ufficio del direttore dell’Osservatorio, Roberto Ragazzoni, nel XV secolo era utilizzata come mensa dai soldati di Francesco da Carrara. Un passato testimoniato dai resti di un affresco in cui si intravedono tessuti drappeggiati, pellicce e decorazioni di pappagalli. Di quelle coppie di pappagallini che ricoprivano le pareti, ormai, c’è ben poco. Così i tecnici dell’Osservatorio, per riportarli alla luce, hanno deciso di tentare una strada alternativa. «Abbiamo applicato la stessa tecnica che usiamo per la realizzazione dell’immagini dell’universo – spiega Ragazzoni -. Partiamo sempre da dati incompleti, e per creare le fotografie sovrapponiamo diverse immagini. Quello che manca, lo ricostruiamo con calcoli matematici. Ci siamo detti che, se siamo in grado di farlo per l’universo, siamo in grado di farlo anche per una stanza».
Sono stati così realizzati dei visori di realtà aumentata, simili a maschere da sub, che possono essere indossati durante la visita. E se, entrando nell’ufficio del direttore, il visitatore vedrà una scrivania invasa da carte, pc e paperelle con le fattezze di Einstein, una volta indossati gli occhialoni si ritroverà catapultato ai tempi del signore dei da Carrara, con bifore, soffitto di legno e finiture in intonaco rosso e, soprattutto, le coppie di pappagalli tanto in voga nei tessuti dell’epoca. La stanza farà parte del percorso delle visite estive. E proprio in vista dell’estate è stato messo in piedi un ricco programma che ripropone le aperture serali, tutti i mercoledì, della Specola, ma anche i tour guidati del castello dei Carraresi. Al centro degli eventi estivi c’è poi l’eclissi di luna più lunga del secolo: il 27 luglio telescopi e binocoli saranno a disposizione dalle 20,30 fino a notte.