Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Irene Cao, il ritorno di Elena e Leonardo in «Io ti amo»
Irene Cao torna in libreria con il seguito della trilogia sentimental-erotica che l’ha portata al successo. La nuova puntata della storia d’amore fra Elena e Leonardo, ora sposati, è ambientata a Venezia
Una bella storia d’amore si legge volentieri. Se poi lo stile è fluido, l’ambientazione tra Venezia e Roma è curata e in più narra il sesso con eleganza, allora diventa la lettura ideale. Lascia questa sensazione il nuovo romanzo della scrittrice friulana Irene Cao Io ti amo (Rizzoli, 280 pagine, e 13,60). Il libro continua la trilogia erotica che tanto successo ha avuto nel 2013, Io ti guardo, Io ti sento e Io ti voglio, riportando in scena la passione tra Elena, restauratrice veneziana e Leonardo, chef di tendenza, sexy e carismatico. La trilogia ha venduto 600mila copie in Italia, è stata tradotta in 12 lingue e acquistata in 20 paesi. Irene Cao torna al genere che l’ha resa famosa. Ma la nuova puntata di questa storia d’amore ha davvero qualcosa di nuovo da dire. «Sentivo che la trilogia era rimasta nel cuore dei lettori spiega Irene Cao - . In questi anni mi hanno scritto migliaia di messaggi. E una notte ho fatto un sogno in cui ho visto i personaggi oggi, in modo nitido. Da lì ho deciso di riprendere la storia».
Ritroviamo i protagonisti in una versione inaspettata: Elena e Leonardo in Io ti amo sono sull’orlo del divorzio e vivono separati, in due città diverse, lei a Venezia, lui a Roma. E nella vita di Elena c’è un nuovo amore, Dario, scultore veneziano, giovane e bellissimo che sembra averle portato la tranquillità che mancava nella passione da montagne russe con Leonardo. Ma anche in questo caso non mancano i colpi di scena. È davvero finita tra Elena e Leonardo? Non sveliamo la trama, ma il lettore non resterà deluso. «Gli amori veri non muoiono mai, a patto che si sappia scegliere con coraggio - dice l’autrice - , questo è il messaggio che vorrei arrivasse. In questo romanzo la protagonista sceglie in più di un’occasione, mettendo a nudo la sua anima». Irene Cao, laureata in Lettere a Ca’ Foscari, conosce molto bene Venezia, ci ha vissuto a lungo e la Venezia narrata, le calli fuori dai circuiti turistici, i negozietti, i locali, il mondo dell’arte, i palazzi antichi, è uno dei punti forti del romanzo. Irene Cao ha anche un dottorato in Storia Antica e si sente nella cura di ogni descrizione che riguarda il mondo della ricerca.
Il romanzo non è né un feuilleton, né un porno soft, come non lo erano i precedenti volumi della trilogia. L’autrice ha la profondità e il background culturale per creare un libro che sa parlare d’amore e di sesso senza banalità, poggiando su una solida trama, su personaggi complessi e su uno sviluppo narrativo capace di sorprendere. «Snobismo e pregiudizi nei confronti dei miei libri ci sono stati in questi anni - rivela - . Il giudizio facile suscita delusione, specie se è fatto da persone che non hanno letto una riga dei miei libri, né conoscono il travagliato percorso che mi ha portato alla scrittura, ma ormai non ci faccio più caso. Scrivo con onestà e sacrificio, al servizio delle idee. Se arrivo al cuore di chi legge sono felice».
All’epoca della trilogia, Irene Cao fu definita «la risposta italiana a 50 Sfumature», ma in realtà i tre libri li scrisse ben prima delle famose «50 Sfumature». Con la differenza che ogni sua pagina ha la cifra dell’eleganza, sia espressiva che narrativa. Ci sono poi due elementi fortemente caratterizzanti: l’arte e la cucina. Il mondo degli artisti e quello degli chef, temi di tendenza raccontati dall’autrice tra ricette, cucine stellate e opere d’arte. Questa è una potente freccia al suo arco. Come anche la musica, aspetto fondamentale di ogni libro della Cao, colonna sonora virtuale delle sue storie.