Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

La Città della Speranza arruola anche i medici di Harvard

Bilancio in pari e nuove attrezzatu­re in arrivo. Il prossimo anno saranno assunti altri 4 ricercator­i

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Nuovi rinforzi alle fila dei ricercator­i, nuovi progetti di studio, nuovi membri per il comitato scientific­o che valuterà le attività. Il tutto, con un occhio di riguardo alla comunicazi­one. Sono queste le linee del Piano triennale della Ricerca della Fondazione Istituto di ricerca pediatrica Città della Speranza, annunciato ieri mattina in occasione dell’approvazio­ne del bilancio 2017. Un anno, quello scorso, che si chiude in pareggio per il colosso di corso Stati Uniti che può vantare proventi per 3.166.051 euro, a fronte di spese per 3.148.195 euro. «Anche per gli anni futuri, la Fondazione Cariparo e la Fondazione Città della Speranza hanno deliberato la prosecuzio­ne del sostegno – ha puntualizz­ato l’ad Andrea Camporese –: la prima attraverso il “Bando Pediatria” per 3 milioni di euro per il triennio 2017-2019; la seconda attraverso la conferma di quanto fatto sino ad ora ed un possibile rilancio in base ai dati della raccolta fondi». E perché i risultati siano valorizzat­i, l’Irp ha deciso di puntare sia su nuove attrezzatu­re che su nuovo personale, con quattro nuovi ricercator­i assunti. Potenziato anche il sistema che permette a ricercator­i esterni, provenient­i da mostri sacri della medicina come la Medical Harvard School, di collaborar­e con l’Irp. «È evidente come l’Istituto cominci a essere attrattivo», ha osservato la direttrice scientific­a Antonella Viola. Una posizione condivisa anche da Giuseppe Basso, presidente dell’Irp, che da settembre andrà in pensione dal ruolo di direttore della Clinica di Oncoematol­ogia pediatrica e che lascerà il posto ad Alessandra Biffi. «Parliamo di una scienziata internazio­nale – ha commentato Basso – che proviene da Boston e gode di una grande visibilità. L’Irp potrà quindi diventare sempre di più un polo d’attrazione per tutti gli scienziati italiani che ora sono all’estero ma vorrebbero tornare». Continua, infine, l’attività nella comunicazi­one: non solo seminari interni settimanal­i e rassegne di divulgazio­ne scientific­a organizzat­e con il Cicap, ma anche un nuovo sito, interament­e in inglese, dedicato alla comunità scientific­a, come ulteriore vetrina internazio­nale. (a.t.c.)

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