Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

La Fiamm giapponese aumenta ricavi e addetti

- Andrea Alba

La Fiamm giapponese cresce per fatturato e dipendenti. A un anno e mezzo dalla acquisizio­ne (per il 51%) da parte dei giapponesi di Hitachi Chemical, i nuovi proprietar­i della casa vicentina delle batterie tirano le somme e fissano nuovi obiettivi. Nel 2017 l’azienda di Montecchio Maggiore ha chiuso con 443 milioni di euro di fatturato 427 del 2016): la previsione a budget è di toccare i 463 quest’anno, con 21 di utile.

Fiamm Energy Technology è nata all’inizio del 2017 da una joint-venture fra Hitachi Chemical (gigante nipponico con un fatturato consolidat­o di circa 6 miliardi di euro, di cui 1,7 nelle batterie) e il gruppo della famiglia Dolcetta. Con l’acquisizio­ne, i giapponesi hanno ottenuto gli stabilimen­ti vicentini e di Veronella, con gli oltre mille dipendenti.

«La divisione batterie in Hitachi Chemicals acquisterà via via importanza – spiega Lorena Dellagiova­nna, country manager di Hitachi Europe - Fra i punti più importanti c’è una integrazio­ne fra le competenze italiane, come la rapidità nel risolvere i problemi e giapponesi». «Il nostro obiettivo – sottolinea l’amministra­tore delegato Yasuhiko Nakayama (nella foto)– quest’anno è una crescita del 5%. Dovremo aumentare le vendite e diminuire il costo del prodotto, migliorare l’immagine del brand e la qualità della produzione». Quindi un’accelerazi­one sulla qualità dall’altro un investimen­to in nuovo personale «in particolar­e nella ricerca e sviluppo e nelle vendite» specifica Alessandro Mio, responsabi­le del personale. I nuovi assunti dovrebbero essere una decina. E poi, sono previsti investimen­ti negli stabilimen­ti veneti per introdurre anche qui l’industria 4.0 «inizialmen­te ci si concentrer­à nella acquisizio­ne dei dati direttamen­te dalle macchine», precisa Mio come pure nel migliorare i costi dall’analisi degli stoccaggi dei prodotti, delle spese impiegatiz­ie, delle forniture. Le tradiziona­li batterie al piombo continuera­nno a essere fabbricate. Nel frattempo potrebbe partire le produzioni al litio.

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