Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Cresciuto in Veneto ma il nome è marocchino La ditta non lo assume

-

Spiccato accento padovano, nato e cresciuto in Veneto, ma con un nome di chiara origine marocchina. Tanto è bastato, a un perito meccanico trentenne per essere scartato da un’azienda. A raccontarl­o è Maurizio Boccuto, consulente per le risorse umane che ne aveva seguito il caso: «Mi aveva contattato un’azienda padovana che cercava due impiegati per il commercial­e. Gli avevo mandato la scheda di questo giovane e loro lo avevano contattato per un colloquio». Peccato che, dopo una settimana, dall’azienda sia arrivata una risposta: «Potrebbe essere difficile inserire un ragazzo che si percepisce non essere italiano, e con un nome difficile anche da pronunciar­e». Una mail difficile, per Boccuto, da mandare giù, al punto che ha deciso di rendere pubblica la storia. «Così perdo un cliente – spiega il consulente – ma mi sembrava giusto far sapere che esistono anche questi casi». E in effetti la storia del trentenne padovano non è certo l’unica, anche se, spiegano i sindacati, è difficile che vicende come queste vengano alla luce perché il più delle volte si preferisce metterle a tacere. Tre anni fa, per esempio, la Cgil a Padova aveva seguito una ragazza musulmana che si è sentita consigliar­e da un’agenzia interinale di togliere il velo per poter trovare lavoro e, al suo rifiuto, il consulente le aveva risposto di non poterla più aiutare. Non c’entrava la religione, ma la semplice provenienz­a geografica per un laureando in Economia del Bangladesh che, in lizza per un posto da stagista in una banca, si è visto sorpassare da un’altra candidata. Spiegazion­i certe in questo caso non ne sono state fornite, ma il sospetto che, a parità di curriculum, abbia pesato l’origine. «Abbiamo il dovere di vigilare – dice Aldo Marturano, della Cgil - Se pensiamo ai tanti italiani che emigrano per trovare lavoro, è evidente quanto sia pericoloso questo atteggiame­nto». (a.t.c.)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy