Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
La moglie muore nell‘ultraleggero il marito va a giudizio per omicidio
Non avrebbe fatto la manutenzione all’aereo prima di partire
Ai comandi dell’ultraleggero c’era lui e per tutta la vita gli resterà il trauma di essere sopravvissuto alla moglie che gli sedeva vicino.
Ma ora Renato Franco, 57enne padovano di Piove di Sacco, dovrà affrontare anche il processo con l’accusa di omicidio colposo di Lucia Battistello, 48enne parrucchiera morta nel drammatico incidente aereo avvenuto il 6 luglio 2014 a Campolongo Maggiore (Venezia). I due coniugi erano partiti al mattino dal campo di volo di Codevigo e avevano passato la giornata in Croazia. Ma al ritorno il piccolo aereo, un Eurostar seminuovo, aveva avuto dei problemi ed era precipitato all’altezza di Campolongo Maggiore, a pochi chilometri da casa.
Ieri Franco avrebbe dovuto finire di fronte al gup Roberta Marchiori per l’udienza preliminare, dopo che il pm Elisabetta Spigarelli ne aveva chiesto il rinvio a giudizio. Ma il processo è stato aggiornato al prossimo 3 ottobre a causa dello sciopero degli avvocati.
Oltre a lui a processo c’è anche Sergio Chiavegato, 54enne veronese di Isola della Scala, rappresentante legale della Aliveneta Srl, la società che aveva svolto le ultime manutenzioni sul velivolo pilotato da Franco.
Secondo l’accusa Franco avrebbe cambiato l’elica dell’ultraleggero con una che non era adatta a gestire eventuali surriscaldamenti e inoltre non avrebbe installato l’«avvisatore di stallo», un dispositivo che indica la perdita di potenza del motore e imporre le manovre conseguenti. I difensori, gli avvocati Davide Pessi e Jacopo Al Jundi, hanno una tesi diversa, ma la sveleranno nella prossima udienza. Chiavegato sarebbe responsabile per aver rilasciato l’ok tecnico nonostante l’assenza dell’avvisatore. (a. zo.)
Lo schianto L’incidente è avvenuto nel luglio del 2014 a Campolongo Maggiore