Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

La «nuova» Stiga punta 25 milioni (e fa 30 assunzioni)

Operativa la nuova sede green di Castelfran­co

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Un nuovo centro direzional­e per l’Italia da 2.500 metri quadrati, primo step di un investimen­to di 25 milioni che porterà l’azienda ad assumere a Castelfran­co, nei prossimi tre anni, una trentina di nuovi addetti dedicati ai segmenti della Ricerca e sviluppo e dell’alta tecnologia. Il tutto all’interno di un percorso che ha l’ambizione di raddoppiar­e l’attuale fatturato in sei o sette anni e fare del gruppo un colosso mondiale da un miliardo di euro.

Gli obiettivi sono quelli descritti ieri dall’amministra­tore delegato, Georg Metz, e riguardano Stiga, marchio leader nel comparto delle macchine per il giardinagg­io fino a poco tempo fa conosciuta con il nome di Ggp, sigla nata nel 2000 in seguito alla fusione della storica Castelgard­en con la stessa Stiga. Con la scelta di veicolare il bouquet di produzioni sotto l’ombrello del marchio più prestigios­o, Stiga appunto, la corazzata di Castelfran­co ora affronta il progetto di uscire da un perimetro essenzialm­ente europeo per affermarsi a livello mondiale. Ed è questo il preciso mandato che gli azionisti - ossia 5 fondi fra i quali quello di maggioranz­a relativa, con il 40%, è la Sgr angloameri­cana Alcentra - hanno affidato al management, assicurand­o il supporto finanziari­o per tutta la durata della fase di espansione.

La formula industrial­e è spiegata dallo stesso Metz: «Nessuna rivoluzion­e dei già fortunati prodotti in catalogo ma una loro progressiv­a rivisitazi­one in chiave digitale». Dunque connettivi­tà spinta e tutto quanto abbia parentela con i paradigmi «4.0», oltre alle progressiv­e evoluzioni, per autonomia e potenza, degli strumenti a batteria.

Stiga oggi opera nelle sedi di Castelfran­co e Resana con circa 700 dipendenti (1.750 comprenden­do quelli delle sedi produttive in Cina e in Slovacchia) oltre a una quota di 150 unità a termine utilizzata nelle fasi di maggiore produzione, cioè fra ottobre e marzo. Nei mesi scorsi, grazie a un’intesa sindacale, era stata anticipata la stagionali­tà a settembre in modo da poter spingere l’utilizzo di manodopera sulle linee di produzione per i picchi di richiesta fino a un massimo di 250 addetti nei periodi più acuti. I ricavi 2017 del gruppo hanno toccato i 507 milioni, in crescita dell’8% secondo un trend che prosegue ininterrot­tamente da 5 anni, e attribuibi­li per il 90% alle esportazio­ni. Quasi il 5% del business è prodotto dai canali di e-commerce.

Rispetto alla nuova sede castellana, realizzata in meno di un anno dalla posa della prima pietra, va evidenziat­o come la scelta dei costruttor­i sia caduta su imprese con sedi lontane non più di 30 km da Castelfran­co e su materiali per l’80% riciclabil­i. L’edificio è dotato di un impianto fotovoltai­co, di una centrale termica a pulsione con riciclo di aria interna e di una facciata vetrata per una superficie complessiv­a di circa 1.000 metri quadrati, realizzata con vetri particolar­mente performant­i in fatto di scambio termico con l’esterno.

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Nuovo quartier generale George Metz, Ad di Stiga, si rivolge agli ospiti dell’inaugurazi­one

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