Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Paura a Gorgo l’azienda di Bepi Covre in fiamme

Treviso, l’ex politico: «Mi scuso per i disagi provocati dal fumo»

- Di Milvana Citter

L’autocombus­tione di un contenitor­e pieno di scarti di lavorazion­e mette in allarme la «Eureka», l’azienda dell’imprendito­re Bepi Covre, ex sindaco di Oderzo, ex parlamenta­re e noto esponente del Carroccio, che si è sempre definito “leghista eretico”. «Mi dispiace per i disagi provocati, soprattutt­o dal fumo. Chiedo scusa», dice l’imprendito­re, che è corso in sede non appena appreso quello che stava succedendo.

Nel primo pomeriggio, infatti, nella sede dell’azienda di via Veneto è scoppiato un incendio che ha tenuto impegnati per ore i vigili del fuoco. Ad andare a fuoco polveri e trucioli di alluminio, materiale di lavorazion­e della ditta, che era stipato in un container, posizionat­o nel piazzale lontano dal capannone e correttame­nte chiuso da un coperchio. La causa delle fiamme, secondo gli accertamen­ti dei pompieri, è stato il caldo, che ha fatto aumentare le temperatur­e dentro il cassone, fino a provocare l’autocombus­tione del materiale. Che ha provocato anche una densa colonna di fumo nero e acre.

L’allarme è stato lanciato dai dipendenti e dalla squadra antincendi­o, che sono corsi con gli estintori per provare a domare le fiamme. In pochi minuti alla «Eureka» di Covre sono arrivate due squadre dal distaccame­nto di Motta di Livenza. I vigili del fuoco, dopo aver aperto il contenitor­e oggetto del rogo, hanno versato all’interno sabbia per spegnere le fiamme. Una volta che il fuoco è stato spento, i pompieri hanno provveduto a sversare tutto il materiale, a smassarlo per evitare la formazione di altri focolai e a metterlo in sicurezza. L’allarme è rientrato poco dopo un’ora.

Né l’incendio né il lavoro dei vigili del fuoco hanno provocato disagi all’azienda, la produzione non ha subìto rallentame­nti. «C’è stato un po’ di trambusto, ma il container era lontano dai reparti operativi, è posizionat­o in sicurezza sul piazzale, e non c’è stato bisogno di fermarsi — spiega Covre —. Queste cose non dovrebbero succedere ma le autocombus­tioni purtroppo capitano. Per noi era la prima volta. Vedremo di lavorare ancora di più sulla prevenzion­e e sulle procedure, per evitare che succeda ancora».

Contenuti i danni, limitati al valore di qualche migliaio di euro del container, ad andare a fuoco sono stati infatti solo scarti di produzione dell’azienda, che lavora alluminio e acciaio. «Ringrazio i vigili del fuoco che sono arrivati in pochi minuti — conclude l’imprendito­re —. Per fortuna nessuno si è fatto male e questo è sicurament­e l’aspetto più importante dell’accaduto».

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