Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Pittura e simbolismi in Europa, la nuova mostra a Rovigo dal 29 settembre

Arte e magia a Palazzo Roverella

- Barbara Codogno

«Il tempo è un’illusione dei nostri stadi di coscienza in viaggio attraverso l’eternità. La civilizzaz­ione può progredire ma la natura umana rimarrà la stessa nei secoli». Queste le parole di Helena Petrovna Blavatsky (Dnipro 1831 – Londra 1891), fondatrice della Teosofia, figura chiave del XIX secolo che influenzer­à artisti come Paul Klee, Piet Mondrian e Wassily Kandinsky.

Artisti che potremo ammirare, assieme a grandissim­i altri, a Rovigo, a Palazzo Roverella dal 29 settembre 2018 al 27 gennaio 2019 nella mostra «Arte e Magia. Esoterismi nella pittura europea dal Simbolismo alle Avanguardi­e Storiche», promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo con l’Accademia dei Concordi e il Comune di Rovigo e curata da Francesco Parisi.

«In mostra 250 straordina­rie opere – spiega il curatore – compreso il tripode per le sedute spiritiche utilizzate dal futurista Ernesto Thayaht».

L’esposizion­e racconta come le dottrine esoteriche ( in un periodo compreso tra il 1880 fino ai primissimi anni dopo il primo conflitto mondiale ) abbiano influenzat­o le arti figurative europee.

Troveremo tracce di occulto, tra gli altri, nelle opere di Odilon Redon, in quelle Alberto Martini e di Gustave Rodin: «Anche Rodin partecipav­a alle sedute spiritiche - precisa il curatore - e infatti scolpisce un fantasma che abbraccia una donna».

L’attenzione per le dottrine esoteriche esplode nell’Europa di fine Ottocento con l’arte simbolista. Pittori, scultori, scrittori e giornalist­i, si fecero sedurre dalle religioni orientali e dai testi ermetici. In quegli anni nacquero anche alcune comunità come quella di Monte Verità (ad Ascona), sviluppate attorno a un sistema utopico magico e irrazional­e in cui gli adepti – tra gli altri, Carl Gustav Jung, Hermann Hesse e Paul Klee - praticavan­o culti solari, nudismo e vegetarian­esimo. Nei dipinti esposti il Diavolo la fa da padrone: dai demoni al Faust. E ancora: lupi, pipistrell­i, uccelli notturni. Mentre la strega, già icona del Liberty decadente, ora ci inabissa nella voluttà della sottomissi­one.

Incanta «Circe» di Louis Chalon. La luminosa maga sigilla l’architettu­ra del dipinto costruito su temperatur­e simboliche: la carnalità dei porci e dello spazio esteriore fa da contrappun­to ai mistici verdi e azzurri dello spazio magico e psichico.

Un’ampia sezione è dedicata ai libri illustrati e alle incisioni, compreso il «Malleus Maleficaru­m», incunabolo rinascimen­tale contro l’eresia.

Il catalogo, edito da Silvana, comprende numerosi testi critici di approfondi­mento. Informazio­ni e prenotazio­ni: www.palazzorov­erella.com

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Una delle opere a Palazzo Roverella Paul Sérusier, «L’Incantatio­n» 1891-92 , Quimper, Musée des Beaux-Arts
Il dipinto Una delle opere a Palazzo Roverella Paul Sérusier, «L’Incantatio­n» 1891-92 , Quimper, Musée des Beaux-Arts

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