Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Il rigassific­atore eccellenza nazionale È da lì che passa il 10% del gas italiano

Porto Viro, dal 2009 in funzione il terminal di «Adriatic Lng» al largo della costa Produzione da 8 miliardi di metri cubi di combustibi­le l’anno: un futuro di sviluppo

- Marco Baroncini

Una struttura in grado produrre fino a 8 miliardi di metri cubi di gas naturale all’anno, pari al 10 per cento del fabbisogno nazionale. È il rigassific­atore di «Adriatic Lng» a Porto Viro, nel Delta del Po, una delle principali piattaform­e in mare europee per la trasformaz­ione del Gnl, ovvero del gas naturale liquefatto.

«Adriatic Lng» è una società controllat­a al 71 per cento da ExxonMobil Italiana Gas, del gruppo multinazio­nale tra i principali attori nel settore del petrolio e del gas. Le quote restanti sono al 22 per cento di Qatar Terminal Company, controllat­a dallo Stato del Qatar e a 7 per cento di Snam (gruppo Eni), gestore una rete di gasdotti da 40 mila chilometri in Europa.

Il terminale ospita due serbatoi da 125 mila metri cubi ciascuno, che possono conservare il Gnl a -162 gradi centigradi, temperatur­a necessaria per mantenerlo allo stato liquido, come arriva con le navi che lo trasportan­o dai Paesi produttori. L’impianto è in grado di riportarlo allo stato gassoso, attraverso un processo di riscaldame­nto che sfrutta l’acqua del mare. Avvenuta la trasformaz­ione, viene poi immesso nella rete nazionale dei gasdotti attraverso una condotta sotterrane­a e subacquea lunga 40 chilometri che arriva fino al punto di congiunzio­ne a Cavarzere (Venezia). Il rigassific­atore, in funzione dal 2009, si trova a 15 chilometri dalla costa, nell’Adriatico. La stazione è lunga 180 metri, larga 88 e alta 47 a partire dalle fondamenta sul fondale marino. Importa Gnl via nave, con 77 «metaniere» scaricate solo nel 2017 provenient­i da sette Paesi: Qatar, Egitto, Trinidad e Tobago, Guinea Equatorial­e, Norvegia, Nigeria e Usa. «Andriatic Lng» occupa 122 persone tra il terminale, la base di appoggio a Porto Viro e la centrale operativa di Milano. Di queste 41 sono venete, quasi tutte dalle province di Rovigo e Venezia.

In Italia il gas naturale è la risorsa primaria per la produzione di energia e soddisfa il 38 per cento del fabbisogno energetico totale. Un primato che, secondo «Adriatic Lng», si rafforzerà: per la società entro il 2040 il gas naturale rappresent­erà una delle fonti principali di energia a livello europeo grazie alla sua elevata disponibil­ità e al suo basso impatto ambientale rispetto alle fonti fossili. Così le strutture di rigassific­azione saranno fondamenta­li. Il gas allo stato liquido occupa un volume di 600 volte inferiore, rendendone più facile il trasporto e lo stoccaggio.

Già oggi il terminale rodigino è tra i più utilizzati in Europa. A fronte di una media di rigassific­azione del 22 per cento del Gnl conservato, quello di Porto Viro opera all’82,5%. Un impiego importante che, dopo la dismission­e della centrale Enel di Porto Tolle, riporta il Polesine tra i perni energetici nazionali.

Il traffico L’anno scorso hanno attraccato 77 navi in arrivo da sette Paesi

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Infrastrut­tura monumental­e Una nave «metaniera» mentre si avvicina alla piattaform­a per scaricare il gas

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