Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Perisan c’è, stand by Bonazzoli
Il Padova presenta il portiere ex Arezzo: «Grande chance e mi giocherò il posto con Merelli». Ultimo affondo sull’attaccante. Cittadella: oggi il giorno di Panico
Avanti a piccoli passi, tra difficoltà e aggiustamenti di rotta continui. Che il mercato di serie B sia ben più complicato rispetto a quello di C lo si vede anche dalla durata delle trattative.
Il direttore generale Giorgio Zamuner è costretto a fare i salti mortali per far quadrare i conti e per rispettare il budget assegnatogli dal presidente Roberto Bonetto, che non permette certo follie. Di questi tempi, con società che saltano come birilli, del resto, una club che riesce a rimanere in piedi e, allo stesso tempo, a ottenere risultati importanti, è già moltissimo. Per questo ieri non sono arrivate altre ufficializzazioni rispetto a quella di Samuele Perisan, presentato ieri allo stadio Euganeo. Classe ‘97, l’estremo difensore cresciuto assieme ad Alex Meret (che ieri si è fratturato un braccio) ha mostrato la personalità di chi ha tutte le carte in regola per fare bene. Reduce da una stagione in chiaroscuro con una prima parte non positiva a Trieste e una seconda parte di segno diametralmente opposto ad Arezzo, Perisan ha fornito nel suo primo approccio all’ambiente padovano una prima impressione decisamente incoraggiante e beneagurante. «L’anno scorso a Trieste ho giocato le prime cinque partite da titolare — spiega — poi sono andato in Under 20 e la società mi comunicò, dopo il mio ritorno, che Boccanera aveva fatto bene e sarebbe stato il titolare».
A gennaio, dopo aver tentato di riconquistare il posto, ha deciso di passare all’Arezzo. «Paradossalmente c’era Massimo Pavanel, attuale allenatore della Triestina, con cui ho avuto un rapporto splendido e abbiamo ottenuto una salvezza clamorosa per come si erano messe le cose. Adesso ho questa grande opportunità a Padova, dove mi giocherò il posto con Merelli. Sulle palle alte credo di essere forte, sulle parate basse invece devo migliorare. Ho sangue friulano: parlo poco e lavoro molto. Sono cresciuto con Meret, da un certo momento in poi lui ha spiccato il volo e io sono qui. Di Padova conosco qualcosa per quello che mi hanno raccontato, il resto lo scopriremo strada facendo». Nel frattempo Andrea Schiavone, trattato a lungo dal Padova, ha firmato ieri un contratto triennale col Venezia. E ha fornito la propria versione dei fatti su quanto accaduto qualche giorno fa, quando si era presentato all’Euganeo per una firma sul contratto che non è mai arrivata. «Per quanto riguarda la trattativa col Padova — ha detto Schiavone — purtroppo è stato un epilogo un po’ spiacevole per me. C’era questa trattativa ed ero andato addirittura a Padova per la firma e al momento di chiudere sono cambiate alcune cose, ma non da parte mia. Io avevo preso il treno da Torino per firmare per il Padova, l’intenzione era chiara. E’ andata così, si è aperta una nuova porta ed è sicuramente molto meglio di quella che si è chiusa. Arrivo in questo gruppo in punta dei piedi, lo scorso anno è arrivato fino alla semifinale dei playoff e spero di ambientarmi il prima possibile».
Oggi Zamuner sarà a Milano per tentare di chiudere definitivamente le trattative per Broh, Ravanelli e Capello, mentre si registra un temporaneo stallo con la Samdoria per Bonazzoli. Il Padova tenterà ancora un nuovo affondo, stavolta decisivo, prima dell’inizio del ritiro di Masen di Giovo. Intanto il Cittadella ha ceduto Kouamè al Genoa e oggi dovrebbe chiudere per Giuseppe Panico. E dal Trapani, dopo Drudi, potrebbe arrivare anche il giovane difensore Rizzo.