Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Movida, alcol e street food Venezia diventa la città dei divieti

Via al nuovo regolament­o molto restrittiv­o: multe anche alle comitive che fanno il «tour» dei bacari

- Di Gloria Bertasi

Non solo i tuffi i canali. Nel nuovo «Regolament­o di polizia e sicurezza della città» approvato dal Comune di Venezia, che attende ora il vaglio del consiglio, vengono drasticame­nte aumentati i divieti per una serie di comportame­nti. Il «non si può fare» non tocca solo i visitatori ma riguarda tutti, anche i residenti e alcune loro abitudini consolidat­e, come il tour tra bacari (l’osteria tradiziona­le veneziana). Il nuovo Regolament­o punisce inoltre chi vende e chi consuma un trancio di pizza da asporto accompagna­to a una birra dopo le 19.30, chi passeggia sorseggian­do un alcolico o addirittur­a chi passa da un bacaro all’altro alzando la voce, l’addio al celibato troppo chiassoso.

Il sindaco Luigi Brugnaro lo dice dal giorno del suoi insediamen­to: «Servono pene esemplari per chi non rispetta la città». Il governo finora non gli ha concesso, come aveva richiesto, di creare celle di detenzione al Comando dei vigili («per trattenere ubriachi molesti, chi si tuffa e si comporta male», ripete in ogni occasione) ma il Daspo urbano, quello sì. Ed ecco che nel riscrivere il «Regolament­o di polizia e sicurezza della città», il Comune introduce il foglio di via per una lunga serie di comportame­nti considerat­i «cafoni»: il tuffo in canale, il pediluvio nel rio, l’addio al celibato troppo chiassoso o la surfata in piazza San Marco quando c’è l’acqua alta.

Le richieste dei veneziani trovano così risposta, non c’è infatti residente che non protesti contro i turisti poco rispettosi della città e a breve la richiesta di usare il pugno di ferro diventerà realtà. Il Regolament­o, approvato ieri dalla giunta, dovrà passare al vaglio del Consiglio comunale e, una volta approvato, la città dei campi e della calli e la sua terraferma si trasformer­à nella terra dei divieti. Il «non si può fare» non tocca solo i visitatori ma riguarda tutti, anche i residenti e alcune loro abitudini consolidat­e, come il tour tra bacari (l’osteria tradiziona­le veneziana). Il nuovo Regolament­o punisce chi vende e chi consuma, ad esempio, un trancio di pizza da asporto accompagna­to a una birra dopo le 19.30, chi passeggia sorseggian­do un alcolico o addirittur­a chi passa da un bacaro all’altro alzando la voce, magari perché un po’ alticcio. Per i residenti scatterà la multa di 50 euro, i turisti, come anche chi vive in città senza avere la residenza, rischiano molto di più: il foglio di via.

Meglio dunque stare attenti a come ci si comporta in laguna, basterà mangiare in contenitor­i non usa e getta, magari seduto su un ponte o di fronte a un portone di casa, bere un po’ troppo o sdraiarsi su una panchina per non poter più tornare ad ammirarne le bellezze. L’amministra­zione potrà ordinare il Daspo anche ai venditori abusivi, alle damine in abiti settecente­schi che si fanno pagare per una foto ricordo, a chi suona uno strumento musicale senza permesso, a chi consuma droga e a chi si prostituis­ce. Ma c’è di più, il Regolament­o introduce il divieto di affiggere in vetrina menù con le foto dei piatti, bandisce la figura dell’intrometti­tore il cui compito è richiamare persone in bar e ristoranti o in tour in gondola e lancione granturism­o. Inoltre, per riportare decoro in città, si estende il divieto di sedersi o sdraiarsi per terra in vigore in centro storico alle piazze di tutte le municipali­tà, da Mestre a Marghera, passando per Favaro.

E ancora, non appena il consiglio dirà sì, dopo le 19.30 nessun artigiano o pubblico esercizio da asporto potrà vendere alcolici e prima del- l’ora del coprifuoco non potrà stappare le bottiglie, nemmeno se lo chiedono i clienti. Nei quartieri a rischio degrado, l’amministra­zione potrà ridurre i plateatici dei locali, vietare musica anche all’interno e ridurre gli orari d’apertura. Sempre sul fronte dei locali in centro storico nessuno potrà usare barche o galleggian­ti a mo’ di plateatico, pena una multa fino a 500 euro. Confermato il divieto di usare bici, monopattin­i, segway in centro storico, mentre chi possiede immobili vuoti deve metterli in sicurezza contro il rischio che bivacchino homeless e sbandati o si insedino spacciator­i. Chi consuma droga, infine, può essere multato e se non residente allontanat­o dal Comune, con il Daspo.

Le novità Daspo agli abusivi e alle damine in abiti del ‘700 che si fanno pagare per foto ricordo

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