Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

E il Consiglio va a riunirsi in cima alla Marmolada

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Un consiglio regionale a tutti gli effetti. Con i punti da trattare all’ordine del giorno, carte qua e là, e i rappresent­anti eletti nel parlamenti­no veneto, Luca Zaia in testa. Non si terrà, come di consueto, all’altitudine zero di Venezia, bensì a quota 2.950 metri sopra il livello del mare. Per l’esattezza, al Museo della Grande Guerra di Punta Serauta, in cima alla Marmolada nel comune di Rocca Pietore – il borgo bellunese che rischia di vedere il proprio territorio mutilato dalla decisione dell’Agenzia del Territorio, che il 24 maggio ha «spostato» parte della Marmolada in Trentino.

«Una risoluzion­e unilateral­e – afferma il sindaco di Rocca Pietore Andrea Severino De Bernardin -: l’Agenzia ha tracciato una nuova linea di confine tra Veneto e Provincia di Trento, diversa da quella segnata nel maggio 2002 da Giancarlo Galan e Lorenzo Dellai, allora governator­i dei due enti; ma anche da quella di una precedente sentenza del Consiglio di Stato, che pure era favorevole ai trentini».

Secondo il primo cittadino, che ha dato notizia del prossimo consiglio regionale «montano», «in realtà il territorio comunale non perde molto, ma viene privato di 50 metri strategici, quelli che consentono l’arroccamen­to a monte di una stazione funiviaria che i trentini vogliono costruire». La data del consiglio non è ancora certa. «Mica facile spostare un’intera assemblea – continua De Bernardin – ma di certo tra la fine di agosto e gli inizi di settembre». Le motivazion­i, secondo il sindaco, sono evidenti: «Bisogna dare un segnale forte di presenza veneta – termina – per far capire a tutti che il Veneto non resterà con le mani in mano, ma utilizzerà tutte le misure democratic­he per opporsi alla decisione dell’Agenzia». (m.d.f.)

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