Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Va il villaggio turistico nell’ex centrale Enel
A fine mese tavolo tecnico, lavori nel 2019
Qualcosa si muove nell’economia locale. Mentre prosegue il percorso per trasformare l’ex centrale termoelettrica Enel di Porto Tolle, ferma dal 2009, in un villaggio turistico, in Alto Polesine arrivano finanziamenti.
«Invitalia Spa», l’agenzia statale per lo sviluppo economico del Paese, ha destinato 4,9 milioni di euro — a fondo perduto — allo stabilimento «Cargill» di Castelmassa che produce e distribuisce cereali, amidi, semi oleosi e dolcificanti e ha 303 addetti. I fondi riguardano un progetto da circa 10 milioni di euro per innovare linee produttive dello stabilimento aumentando la realizzazione dell’amido e dei suoi derivati.
Tornando a Porto Tolle, Enel e «Human company», marchio che riunisce tutte le attività del gruppo fiorentino «Elite Club Vacanze», hanno confermato gli obiettivi annunciati. Ovvero avviare i cantieri necessari per la riqualificazione dell’ex impianto termoelettrico già il prossimo anno, per arrivare all’inaugurazione del villaggio nella stagione turistica del 2021. Per questo Enel e «Human Company» hanno deciso di avviare un tavolo tecnico con le istituzioni per verificare l’iter autorizzativo e gli aspetti amministrativi.
Una prima riunione è già fissata per fine mese. Il villaggio turistico targato «Human Company» occuperà 110 ettari con circa 2.000 piazzole per tende e casette. Prevista la nascita di un’area a bosco di circa 20 ettari ed un settore dedicato allo sport. Si parla di strutture all’avanguardia che spazieranno dal tennis fino alle attività acquatiche, con la costruzione di una zona con onde artificiali per gli appassionati e i professionisti del surf. Si tratta di un investimento superiore ai 100 milioni di euro che porterà fino a 400 nuovi posti di lavoro.
Intanto ieri gli ex 37 lavoratori (avvocato Marzia Bolognesi) della «Bellelli Engineering Spa» (attrezzature per l’industria energetica) di Rovigo, dichiarata fallita lo scorso febbraio, sono stati ammessi dal giudice fallimentare Mauro Martinelli come creditori privilegiati per ottenere tre mensilità dei loro stipendi. Il passivo della Spa si aggira sui 25 milioni di euro.
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